Terna, rinnovabili a quota +38% della produzione nazionale

Con il più recente rapporto Terna, che comprende anche il mese di dicembre 2013, è possibile avere una visione completa dell’anno appena passato e osservare le tendenze energetiche del medio periodo. Che il calo dei consumi sia in atto è evidente, di fatto la riduzione è stata costante e continua da 16 mesi consecutivi.

Paragonando il 2013 con il 2012 è evidente una ribasso di 11 TWh di consumi, con una domanda elettrica annuale di 317,1 TWh, contro i 328,2 TWh dell’anno passato.
Rapportando i due valori si evidenzia una calo del 3,4%, particolarmente importante, soprattutto se si considera che la riduzione del 2012 sul 2011 fu del 2,8%. Di pari passo il rapporto per quanto riguarda la produzione netta, di 277,4 TWh nel 2013, con un ridimensionamento del 3,6% rispetto all’anno precedente.
Analizzando le differenti aree geografiche del Paese, possiamo notare come siano davvero poche le zone dove non si è registrata una diminuzione (Lombardia), mentre sono molte le realtà dove la riduzione dei consumi si è fatta più evidente, dalla Sardegna, al Piemonte, al Centro Italia.

Sul fronte della produzione energetica, la crisi del comparto termoelettrico appare sempre grave, con un ammanco di circa 25 TWh nel 2013, rispetto al 2012 (-12%). Stabile la produzione geotermoelettrica e decisamente positiva la crescita delle realtà sostenibili (idroelettrico +21,4%, fotovoltaico +18, eolico +11,6%).
Nell’insieme, le rinnovabili pesano il 38,5% della produzione nazionale e coprono il 33,7% della domanda italiana. Le rinnovabili elettriche sono cresciute del 15,5% mentre, per quanto riguarda il fotovoltaico, si sono raggiunti i 22,1 TWh, pari all’8% della produzione.