Solarexpo 2014, presentato il XI rapporto “Gli italiani e il solare”

A Solarexpo 2014 è stato presentato l’11° Rapporto “Gli italiani e il solare”, uno studio congiunto, realizzato dall’Osservatorio sul Solare della Fondazione UniVerde, in collaborazione con IPR Marketing.

I dati della ricerca sono stati mostrati in occasione del convegno “Cambiamento climatici e rinnovabili: dal V Rapporto IPCC dell’ONU priorità alle rinnovabili” promosso dalla Fondazione UniVerde e IPR Marketing con Cobat, Yingli Green Energy Italia e Lifegate.
Molte delle informazioni raccolte risultano positive e, in particolare, fanno ben sperare alcuni dati che vedono un trend confermato o in ascesa negli anni. Oltre il 90% degli italiani è favorevole al solare e ad avere un impianto fotovoltaico nel proprio condominio, lo ritiene sicuro e compatibile con l’ambiente.
Segue, tra le altre forme di energia da fonte rinnovabile più apprezzate, l’eolico al 55%, mentre il favore per il nucleare si riduce ulteriormente passando dal 19% al 9% nel giro di alcuni mesi.

“Gli ultimi quattro Governi hanno ostacolato progressivamente il solare in Italia nonostante il grande contributo dato ad occupazione e ambiente e questo è un vero scandalo! Invece di evitare le speculazioni si sta danneggiando un comparto strategico della vera Green Economy – lo afferma l’ex ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio – ma gli italiani non credono alla campagna denigratoria contro il solare e ben il 90% dei nostri cittadini chiede non solo incentivi per il solare ma anche per le batterie che consentono di accumulare l’energia prodotta da fonti rinnovabili”.

“Sconcerta, ma non sorprende – continua il Presidente della Fondazione UniVerde – la totale sfiducia nei Governi. Il 96%, la quasi totalità del campione, pensa che nonostante l’allarme ONU non si farà nulla tranne qualche dichiarazione di facciata. Questo dato trova conferme anche nelle risposte alla domanda sulle lobbies di maggiore influenza. Secondo gli intervistati, infatti, il gruppo di pressione più forte è quello dei fossili, petrolio e carbone in primis, al 72% e solo un 50% ritiene influenti anche le aziende green e i movimenti ambientalisti”.

Per Fabio Patti, Amministratore delegato di Yingli Green Energy Italia e componente dell’Osservatorio sul Solare della Fondazione UniVerde: “Non c’è più molto tempo: per salvare un Pianeta ormai a rischio surriscaldamento e arginare i danni, economici ed ambientali, provocati dalle fonti fossili, bisogna dare priorità assoluta alle rinnovabili: lo dice l’Osservatorio tecnico dell’ONU e lo dicono anche gli Italiani che, secondo i dati dell’ultimo Rapporto Gli italiani e il Solare, per l’86% degli intervistati continuano a prediligere il solare e altre rinnovabili al carbone. Quello che non si dice abbastanza, invece, è che grazie agli impianti ad energia rinnovabile realizzati nel corso degli ultimi anni, il costo dell’energia elettrica all’ingrosso in Italia si è abbassato notevolmente (di circa un 40%) e senza versare una goccia di carburante, il che basterebbe da sé a dare un taglio consistente alla bolletta elettrica di cui tanto si chiacchiera. Forse l’azione più incisiva e lungimirante sarebbe quella di stabilire una carbon tax che tenga conto dei danni ambientali e sanitari legati al valore della CO2 che dovrebbe così salire dagli attuali 5 euro/Ton ai molto più equi 25 Euro/Ton, senza cosi rinunciare alle poche fonti di energia pulite che ci restano per salvare portafogli e ambiente”.