Decreto “Taglia Bollette”, per rilanciare l’economia e abbassare le tariffe

Il cosiddetto Decreto “Taglia Bollette” è stato pubblicato sul numero 144 della Gazzetta Ufficiale. Il DL 24 giugno 2014, n. 91 fa seguito alla presentazione di pochi giorni fa e include una serie di modifiche per rilanciare l’economia, l’edilizia e ridurre i costi delle bollette.

Nel dettaglio, il decreto prevede “Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l’efficientamento energetico dell’edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea.”

La norma include il controverso nodo “spalma incentivi”, duramente criticato dalle associazioni e che prevede l’allungamento dei tempi per il rientro degli incentivi per gli impianti superiori ai 200 kW. Sarà possibile scegliere, entro il mese di novembre di quest’anno, se optare per un rientro in 24 anni, oppure in 20 anni, ma a partire da gennaio 2015.
Non solo, secondo le modifiche introdotte, per tutti gli impianti, il GSE erogherà gli incentivi con rate mensili costanti pari al 90% della producibilità media annua stimata di ciascun impianto. A seguito di questo versamento verrà poi effettuato un conguaglio l’anno seguente.
In aggiunta, per quanto riguarda la copertura degli oneri per l’attività svolta dal GSE e per quanto compete i meccanismi di incentivazione e sostegno alle imprese, saranno a carico dei beneficiari dell’attività della medesima società.

Il Governo interviene anche sui sistemi per autoconsumo RIU e SEU (Reti interne di utenza – Sistemi efficienti di utenza). Dal prossimo anno i corrispettivi tariffari di trasmissione e di distribuzione dell’energia elettrica e quelli a copertura degli oneri generali di sistema subiranno alcune modifiche. Di fatto saranno determinati con riferimento al consumo di energia elettrica dei clienti finali o a parametri relativi al punto di connessione.

Il decreto scioglie anche alcuni nodi e riduce la complessità degli iter autorizzativi. Da ottobre, la comunicazione per la realizzazione, la connessione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili può essere effettuata tramite un modello unico che sostituisce i precedenti documenti.