EGP ed Enel Foundation promuovono lo sviluppo sostenibile in Kenya

Come evidenziato dal progetto Power Education, l’impiego di energia da fonti rinnovabili in zone del Kenya non connesse alla rete produce un impatto positivo sul rendimento scolastico.

Enel Foundation ed Enel Green Power presentano all’EXPO di Milano, in occasione della Giornata Nazionale del Kenya, i risultati di questa importante iniziativa, avviata in collaborazione con the Coca-Cola Company e Givewatts. Si tratta di uno tra i primi tentativi di tracciare un legame tra due temi chiave per la crescita sostenibile dei paesi emergenti: l’elettrificazione delle aree rurali attraverso l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e la promozione del livello di istruzione. Accompagnando la diffusione di lampade solari con rigorose valutazioni di impatto, il progetto esplora se la disponibilità di fonti di energia pulita abbia un impatto sul rendimento scolastico ed il bilancio familiare.

In Africa 620 milioni di persone non hanno accesso all’elettricità. Di questi, oltre l’85% vive in zone rurali e non connesse alla rete di distribuzione elettrica nazionale, e solo per un terzo di queste aree è previsto un piano di elettrificazione nei prossimi anni. La povertà energetica che caratterizza questi territori rallenta lo sviluppo delle comunità locali ed impatta negativamente sullo standard di vita della popolazione coinvolta che non ha così accesso a strutture sanitarie, educazione e women empowerment.
Lanciato nel settembre 2013, in cooperazione con gli Hubs di Roma e Nairobi della Global Shapers Community del World Economic Forum ed in collaborazione con Enel Foundation e Givewatts, la prima fase del progetto si è conclusa con risultati incoraggianti che certificano per la prima volta, attraverso uno studio rigoroso, come l’illuminazione da fonti rinnovabili supporti il rendimento scolastico ed i benefici si sono estesi includendo anche le famiglie degli studenti coinvolti.

La prima fase – che ha coinvolto 12 scuole e 350 studenti nel Kenya meridionale – ha dimostrato l’effetto positivo della distribuzione di lampade solari sui risultati scolastici. L’analisi ha evidenziato infatti come in media uno studente privo di lampada solare consegua risultati sensibilmente migliori se si trova in una classe in cui la maggioranza degli alunni possiede lampade. Il progetto ha inoltre rivelato che gli studenti in possesso di una lampada tendono a studiare di più a casa, registrando un aumento del tempo medio di studio pari a circa il 17%. Le famiglie i cui figli hanno ricevuto una lampada solare sono state inoltre in grado di diminuire le spese, riducendo le bollette settimanali della luce del 10-15% e convogliando una porzione significativa dei loro accresciuti risparmi per altri bisogni domestici, quali il miglioramento dei servizi igienici.

Nella sua seconda fase, il progetto si propone di mantenere un focus sull’aspetto educativo in aggiunta all’individuazione degli impatti delle fonti di energia pulita nell’ambiente familiare, da implementarsi con il coinvolgimento di circa 60 scuole e 2.300 studenti nella contea di Kisii, nel Kenya occidentale. Questo permetterà di approfondire la conoscenza degli effetti sull’occupazione dei genitori degli studenti, investigando ulteriormente gli impatti dell’energia solare sulle famiglie.

Fino ad oggi Powering Education, in collaborazione con Givewatts, ha distribuito oltre 1.100 lampade solari in 70 villaggi rurali ed off-grid, fornendo accesso all’elettricità in modo sostenibile e sicuro per più di 5.500 persone. Focalizzandosi su due temi chiave per la crescita sostenibile dei paesi emergenti, elettrificazione delle aree rurali ed istruzione, Powering Education mira a certificarne formalmente il legame misurando anche l’impatto dell’energia solare sulla realtà domestica.

In occasione della Giornata Nazionale del Kenya, alla presentazione dell’iniziativa Powering Education seguirà il panel Powering Africa. Energy for Growth, in cui rappresentanti del mondo accademico ed istituzionale, come il Trinity College e l’UNESCO, ed esperti di settore, quali Vestas ed Enel, si confronteranno sul ruolo degli investimenti internazionali a sostegno dell’accesso all’energia pulita come motore per lo sviluppo sostenibile nelle regioni dell’Africa Sub-Sahariana.