Leroy Merlin porta la responsabilità sociale al Green Day

Leroy Merlin porta la responsabilità sociale al Green Day

Leroy Merlin ha presentato a Milano, durante la nona edizione del Green Day, i risultati dell’attività per lo sviluppo sostenibile, fondati sul valore della condivisione come pratica quotidiana.
45.000 Euro generati con il progetto di social business La casa ideale, Codice di condotta sottoscritto da più del 90% dei fornitori, diminuzione del 43% delle emissioni di CO2 dei processi logistici, bilancio sociale su Twitter dal 20 maggio per un mese, per la massima condivisione e trasparenza.

Olivier Jonvel, Amministratore Delegato Leroy Merlin Italia
Noi è l’unico pronome che coinvolge tutti i soggetti, è sinonimo di condivisione – principio e valore cardine di Leroy Merlin – e dichiara che vogliamo essere attori del cambiamento coinvolgendo realmente tutti gli stakeholder. Ma soprattutto mettendoci in gioco per primi, a tutti i livelli. E oggi sono state proprio le nostre persone a presentare un anno di sostenibilità, che le ha viste protagoniste ad esempio con il “Bricolage del Cuore”, un progetto di Volontariato d’Impresa grazie al quale ogni collaboratore Leroy Merlin può mettere a disposizione, su base volontaria, una giornata lavorativa all’anno da dedicare con il proprio lavoro e competenze a progetti socialmente utili. Nel 2015 abbiamo realizzato 53 nuovi progetti in tutta Italia, con 604 collaboratori per 5.272 ore dedicate ed un investimento complessivo di oltre 90.000 Euro. Oppure con “Cantieri fai da noi”, un progetto di chain sharing per intervenire sulla problematica dell’abitare non in maniera assistenzialistica, ma generatrice di “fare”. Il progetto prevede l’assegnazione di una borsa cantiere destinata all’avvio dei lavori in modalità di microcredito. La restituzione non deve essere fatta in denaro, ma in cantieri di valore simile alla somma erogata o in lavori a vantaggio di persone in difficoltà, curati dai beneficiari del primo intervento. Il primo “Cantiere fai da noi” è stato avviato nel febbraio 2016 a Biella in collaborazione con la Caritas diocesana del territorio.

Abitare, innovare, fare, semplificare, questi i focus del Green Day 2016 di Leroy Merlin, al centro di quattro confronti con esperti quali Paolo Pezzana, Sindaco di Sori (GE) ed esperto in politiche di contrasto alla povertà, Stefano Zucchi della Caritas di Biella, Alessandro Caliandro dell’Università degli Studi di Milano, Enrico Testi dello Yunus Social Business Centre, Armando Zappolini del CNCA (Coordinamento Comunità di Accoglienza), Luca Mercalli, climatologo e divulgatore, Guido Dotti della Comunità di Bose e Francesca Santaniello di Labsus (il Laboratorio per la sussidiarietà).
L’abitare è il fulcro del progetto d’impresa Leroy Merlin, “ogni persona ha diritto alla propria casa ideale”, ed è quindi centrale rispetto alle sue attività di responsabilità sociale. Innovare non significa solo inventare o fare ricorso a nuove tecnologie, ma soprattutto avere coraggio e volontà di andare oltre, di sperimentare nuovi percorsi per realizzare attività concrete in grado di generare valore sociale. Come “La casa ideale”, un’iniziativa che seleziona i 30 migliori progetti di accoglienza e inclusione sociale proposti da organizzazioni non profit. Ad esse Leroy Merlin vende i propri prodotti a prezzo ridotto rinunciando al suo margine di profitto: un risparmio che le organizzazioni possono destinare alle proprie iniziative in favore della comunità e dell’accoglienza. In soli sei mesi di sperimentazione del progetto sono stati generati oltre 45.000 Euro di benefici sociali.
Il fare è alla base del business di Leroy Merlin, che vive grazie alla voglia di creare e costruire. E il suo impegno è nel fare in maniera responsabile per ridurre il suo impatto sul pianeta: ne sono un esempio la diminuzione del 43% delle emissioni CO2 dei processi logistici dell’azienda, l’attenzione ai prodotti, con il 95% delle referenze in legno o a base legno certificate, il coinvolgimento della filiera, con il 90% dei fornitori che aderisce al Codice di condotta di Leroy Merlin.
Semplificare significa per Leroy Merlin arrivare all’essenziale: solo una cosa semplice è facilmente comprensibile e agevolmente riproducibile. Semplificare non vuole dire ridurre in qualità ed efficacia, ma lavorare con sobrietà, umiltà e modestia puntando al risultato finale. Come col progetto Tutorial For Good: una serie di video tutorial ambientati all’interno delle ONLUS che hanno bisogno di rinnovare i loro spazi. Costruire una parete in cartongesso, posare un pavimento in pvc o tinteggiare i muri: queste le attività oggetto dei video già realizzati nella Casa della carità Angelo Abriani di Milano dai collaboratori di Leroy Merlin insieme agli ospiti della struttura. Il risultato è la sala comune totalmente rimessa a nuovo, ma soprattutto la condivisione di competenze e un’occasione di partecipazione. Per la prima volta, un tutorial è utile due volte: per chi lo guarda e per chi lo vive.

Fra i progetti per l’immediato futuro c’è l’Agorà dell’abitare. Un esempio di innovazione sociale, una rete che mette insieme aziende, associazioni, enti, amministrazioni, persone che vogliono trovare soluzioni concrete al problema dell’abitare: ristrutturare case per persone in difficoltà, scuole, spazi comuni di accoglienza o di aggregazione oppure progettare parti di spazio urbano.
Il progetto si basa su tre pilastri: il fare rete tra diversi soggetti, accomunati dalla condivisione di una prospettiva economica, culturale, sociale e ambientale basata su principi di relazione, reciprocità, solidarietà, circolarità, legalità, comunità e fraternità; il lavorare attraverso un processo che si basa sul confronto tra i vari soggetti coinvolti e non è una semplice somma di risorse per realizzare un progetto; il generare valore: i beneficiari dei progetti, terminato l’intervento, diventano parte attiva dell’Agorà partecipando in prima persona alla realizzazione di progetti successivi. Nel 2016 è prevista la nascita dell’Agorà dell’abitare nelle città di Roma, Torino, Piacenza e Palermo.

Al Green Day di Leroy Merlin anche una non conferenza che ha coinvolto i 400 partecipanti nella definizione di idee, proposte e progetti per un futuro sempre più sostenibile.
E poi le mostre Il grido della Terra, per conoscere l’enciclica Laudato si’ di papa Francesco, e Le salvi chi può, racconti fotografici dalle foreste del Borneo fra deforestazione, tagli illegali e gestione responsabile del patrimonio forestale, a cura di FSC Italia.
Durante la giornata è stato infine premiato Umberto Cofini vincitore, con il progetto POP, del concorso di design How Wood It Be ideato dal Forest Stewardship Council® in collaborazione con Leroy Merlin Italia. Il concorso ha visto impegnati 15 giovani creativi nella progettazione di complementi d’arredo in legno. Il progetto vincitore verrà realizzato da un produttore italiano ed entrerà nella gamma dei prodotti Leroy Merlin già nel 2017. Un progetto che sintetizza la volontà di lavorare sulla gestione responsabile delle foreste, il desiderio di investire sulle nuove generazioni e l’obiettivo di valorizzare l’economia locale.