La trigenerazione AB per Fondazione Poliambulanza

La trigenerazione AB per Fondazione Poliambulanza

AB realizza l’impianto di trigenerazione dell’istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza, un sistema che soddisfa l’80% del fabbisogno locale.
L’istituto Ospedaliero si è posto da anni l’obiettivo di razionalizzare i propri consumi energetici attraverso la realizzazione di impianti ad alta efficienza, l’approvvigionamento da fonti rinnovabili, il monitoraggio continuo dei consumi e la riduzione degli sprechi con sistemi di “Demand Response”.

Mario Taccolini, Presidente Fondazione Poliambulanza
È prevista un’operatività dell’impianto pari a circa 8.000 ore/anno e un rendimento globale dell’87% in grado di garantire un risparmio di energia primaria pari a 7.800 MWh/anno, una riduzione delle emissioni di CO2 e altri gas nocivi pari al 30% e un ritorno dell’investimento entro i 3 anni. L’impianto di trigenerazione è governato da un sofisticato sistema di supervisione che permette di ripartire automaticamente i carichi energetici in funzione dei profili di consumo orari e stagionali.

Fondazione Poliambulanza è sito pilota per il progetto Demand Response in Block of Buildings (DR-BoB), co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 per la ricerca e l’innovazione. Obiettivo del progetto è la dimostrazione dei benefici economici e ambientali raggiungibili nella gestione temporale dei carichi energetici in strutture complesse e altamente energivore del settore terziario.
I sistemi cogenerativi sono scelti da un numero sempre maggiore di strutture sanitarie nazionali ed internazionali in quanto permettono di ridurre i costi energetici, migliorare le performance ambientali e aumentare l’affidabilità energetica. Molte strutture ospedaliere hanno carichi elevati di energia necessaria per il riscaldamento, l’acqua calda e la sterilizzazione, lavorano giorno e notte, sette giorni alla settimana e hanno bisogno di potenza garantita e continua per lo svolgimento delle attività di primaria importanza, soprattutto per le sale operatorie. Gli elementi a favore della cogenerazione quindi sono molti, tra cui i carichi di energia abbastanza costanti richiesti per il funzionamento continuo della struttura ospedaliera. Se a questo si aggiungono la capacità di queste soluzioni di operare anche in caso di black-out, i benefici ambientali che derivano dall’ottimizzazione dell’uso del combustibile e di conseguenza una riduzione delle emissioni di CO2, il risparmio in termini economici a medio/lungo termine e l’assistenza professionale 365 giorni all’anno da parte dei tecnici altamente specializzati, diventa chiaro come la cogenerazione sia la scelta ideale per il settore sanitario.

L’impianto installato in Fondazione Poliambulanza è un ECOMAX 20 NGS, soluzione modulare in container ubicata all’interno di una centrale costruita ad hoc, con una potenza elettrica nominale di 2.004 kW e una potenza termica cogenerata di 1.900 kWt. L’energia elettrica prodotta viene totalmente autoconsumata per soddisfare le utenze del presidio ospedaliero, destinando le eventuali eccedenze elettriche alla rete. La quota in surplus di energia termica – soprattutto nel periodo estivo – viene utilizzata da un assorbitore a bromuro di litio per la produzione di acqua refrigerata a 7-12 °C, per il condizionamento dei locali della struttura. La centrale di trigenerazione è stata progettata per ottenere un livello di emissione sonora molto basso, inferiore a 45db a 10m, adeguata al contesto specifico della struttura.