Gli italiani e le smart city, l’indagine Estra

La maggioranza degli italiani identifica la smart city con la città innovativa, interconnessa e basso impatto.

Gli italiani e le smart city

Estra, operatore italiani del settore distribuzione gas, pubblica un’indagine che analizza il grado di conoscenza delle smart city da parte degli italiani.

La ricerca si intitola “Opinioni e attitudini degli italiani verso le smart city” ed è stata condotta dall’Istituto di ricerca Piepoli. L’indagine analizza il grado di conoscenza degli Italiani verso le smart city. Oltre la metà dei cittadini (51% del campione) ha sentito parlare di città 4.0 ma la definizione di cosa sia risulta ancora vaga e indefinita.
La maggioranza identifica la smart city con la città innovativa, interconnessa e basso impatto ambientale. Emerge un’immagine estremamente positiva delle città 4.0 apprezzate per i molteplici benefici che possono apportare.

Gli italiani e le smart city

Dalla smart city la maggioranza degli italiani si attende, innanzitutto, una riduzione dell’inquinamento (40%) e degli sprechi di energia e risorse (34%). Questo, mediante la gestione intelligente di rifiuti, acqua e la costruzione di edifici basati su criteri di efficienza energetica

Seguono il miglioramento della qualità di vita con servizi sanitari più efficienti; e ancora, maggiore sicurezza grazie a videosorveglianza e a tecnologie di controllo cittadino.

Per 9 italiani su 10 ai primi posti tra i service di interesse si posizionano i servizi sanitari seguiti dalle reti internet wireless gratuite e dalle app smartphone per i servizi cittadini. In cima alle preferenze (87% del campione) la prenotazione di visite e esami medici tramite internet/app per smartphone.

È ambivalente l’approccio degli italiani verso la tecnologia e i servizi di connessione della città 4.0. Da una parte reti internet wireless gratuite e app smartphone sui servizi cittadini sono annoverate tra i servizi di maggiore interesse (85% e 86% del campione). Dall’altra sono all’origine della cd. “dipendenza da tecnologia” (42%) e “da connessione” (36%), i due principali rischi insiti nella smart city secondo gli italiani.

Il divario tra modello di smart city e realizzazione concreta sul territorio è ancora ampio. Per 4 italiani su 5 le città 4.0 ancora non esistono nel nostro Paese; si accostano di più alla smart city i grandi centri urbani con Milano in testa, seguita da Torino e Roma.

Nella costruzione di città del futuro una responsabilità di primo piano viene attribuita alla sfera pubblica – amministrazioni comunali, Stato e Regioni. Essa ha il compito di porre in campo iniziative e strategie di rinnovamento delle città nell’ottica smart city.

Nella guida al cambiamento, le multi-utility svolgono per gli italiani (92%) il ruolo di apripista partecipando alla costruzione della smart city al fianco dei Comuni.

Tra i contributi principali delle aziende energetiche per gli italiani, l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, lo sviluppo di tecnologie per l’efficienza energetica degli edifici e il miglioramento delle reti elettriche.