Smart City Exhibition 2014, dieci prototipi innovativi per le città intelligenti

 

Touch4Movie è un sistema smart per la visione interattiva di contenuti video sui più comuni dispositivi mobili: toccando lo schermo in corrispondenza dei punti di interesse (oggetti, persone, luoghi, etc.), il sistema fornisce informazioni multimediali supplementari (testi, foto, filmati, tweet, articoli, etc.). Già sviluppato per dispositivi iOS, è in corso di realizzazione su piattaforma Android.
Touch4Movie si presta a molteplici possibilità di utilizzo nella Smart City, ad esempio nel turismo e nella valorizzazione dei beni architettonici – arricchendo e personalizzando il percorso di visita e consentendo di scegliere e prenotare in maniera più semplice e consapevole alberghi, ristoranti, spettacoli – nella mobilità e nel trasporto pubblico, nella formazione e divulgazione scientifica.
Costituisce, inoltre, uno strumento innovativo per le case di produzione televisiva e cinematografica e per le agenzie di advertising, attraverso il quale ai contenuti tradizionali vengono aggiunte informazioni supplementari (note biografiche, interazioni con i social network, informazione sui prodotti pubblicizzati, etc.). Il sistema prevede già l’estensione per consentire l’acquisto di prodotti/servizi pubblicizzati con un semplice clic.
La soluzione è sviluppata da ICTinnova SrL, startup innovativa guidata da una donna, nata come spin off dell’Università la Sapienza, e ha già suscitato l’interesse del Comune di Roma.

HALADIN’s è una lampada da tavolo che monitora la qualità dell’aria e del comfort ambientale all’interno degli edifici.
In un ambiente chiuso le sostanze rilasciate dagli impianti, dall’arredamento, dalle vernici, dai prodotti per la pulizia, dagli abiti possono essere nocive. HALADIN’s funge da strumento di controllo, poiché misura i livelli di VOC – Volatile Organic Compounds – e Formaldeide e, attraverso tre led colorati, oltre a calcolare temperatura, umidità e luminosità, fornisce un’indicazione cromatica della qualità ambientale: verde quando l’aria è pulita, giallo per livelli di attenzione e rosso in caso di valori sopra i livelli di allarme.
Il dispositivo è di facile installazione e consente un riscontro immediato: i dati rilevati indoor sono inviati a un server remoto attraverso una connessione Wi-Fi e possono essere visualizzati on line in tempo reale sui portali www.sistemapiemonte.it (canale aria) e www.iotnet.it (luoghi di lavoro).
La soluzione è stata sviluppata dall’organismo di ricerca no-profit CSP – Innovazione nelle ICT come attività di ricerca in collaborazione con CSI Piemonte. Il primo prototipo è attualmente funzionante presso la biblioteca civica “Primo Levi” di Torino.

Sistema mHealth per la guida intelligente del cammino nella malattia di Parkinson
La malattia di Parkinson (MP) è la seconda malattia neurodegenerativa più comune, con una prevalenza dell’1% nella popolazione oltre i 60 anni e un’incidenza compresa tra 8 e 18 casi per 100.000 persone-anno. La MP influenza fortemente la capacità di camminare, con un costo sociale molto elevato: si stima che solo in Italia comporti una spesa annuale di 2,4 miliardi di euro.
L’utilizzo di stimoli esterni, sonori o vibrotattili, è in grado di aiutare i pazienti ad evitare l’insorgenza delle alterazioni episodiche e persistenti del cammino. In particolare feedback sensoriali forniti in “catena chiusa”, basati cioè su un’analisi accurata e in tempo reale della marcia, consentirebbero di guidare l’esecuzione dei movimenti e scaricare i pazienti dalla necessità di controllare costantemente l’esecuzione dei passi.
Nell’ambito del progetto europeo Cupid (EU-FP7/grant agreement n°288516) è stato progettato e sviluppato un sistema indossabile in grado di agire come un “tutor automatico intelligente”. Questo sistema fornisce in tempo reale un feedback vocale personalizzato in grado di guidare la corretta produzione dei singoli passi, agendo come se un medico virtuale valutasse continuamente la prestazione motoria del paziente.
Il sistema è composto da una app, estremamente facile da usare, e da 3 piccoli sensori senza fili, 2 da apporre sulle scarpe e uno sul tronco. L’app collega Bluetooth i sensori allo smartphone e, ogni volta che i parametri del cammino non sono corretti, un messaggio vocale istruisce il paziente su come ripristinare un cammino sicuro ed efficace. Il sistema implementa inoltre un servizio di telemedicina che permette al medico di monitorare da remoto giorno per giorno l’andamento della riabilitazione.
La tecnologia del sistema ABF è a basso costo e utilizzabile a casa autonomamente dai pazienti, offrendo un’ulteriore soluzione per il trattamento della MP, a basso costo e basso rischio.
Il sistema, sviluppato da Alberto Ferrari, giovane ricercatore dell’Università di Bologna, sarà oggetto di trasferimento tecnologico allo spin off “mHealth Technologies s.r.l.” patrocinato dall’Ateneo, che si occuperà della sua distribuzione e commercializzazione.

Il bike sharing DOCEO è un progetto integrato di mobilità sostenibile. Grazie ad una app e a un braccialetto in gomma dotato di sensore, si possono individuare e utilizzare le biciclette DOCEO collocate presso i punti di raccolta ufficiali o sparse per la città. Al termine del giro, possono essere parcheggiate ovunque o presso un punto di raccolta. L’utente può esprimere il suo giudizio e donare quello che vuole.
Ogni bici è dotata di una catena elettronica: il chip presente nel braccialetto dialoga con la catena, che riconosce l’utente e sblocca la bici. La catena è un componente elettronico/meccanico della bicicletta che ne consente anche il ritrovamento, l’identificazione dell’utente e i relativi spostamenti.
Per usufruire del servizio, basta registrarsi su www.doceo.com (tramite pc o app): si riceve a casa il kit DOCEO con il braccialetto, la mappa della città con evidenziati i punti di interesse e le schede dei percorsi per conoscere la città.
Il “parco biciclette” è costituito dalle bici recuperate mensilmente dalla raccolta “rifiuti ingombranti” dell’AMA e lavorate artigianalmente dalle Ciclofficine del territorio.
La soluzione, sviluppata dalla startup Ro Technology, non è stata ancora presentata.

SRS è un nuovo strumento di monitoraggio del rischio meteo-idrologico, per la misura e localizzazione in tempo reale delle precipitazioni allo scopo di supportare le azioni della Protezione Civile. A differenza dei sistemi attualmente in uso, si basa su componenti di mercato a basso costo e utilizza le infrastrutture TLC esistenti (parabole satellitari) per l’acquisizione dei dati e la diffusione dei risultati (sistema televisivo DVB-S e internet).
Il sistema si basa, a livello periferico, su una rete di sensori distribuiti localmente e geolocalizzati (tramite strumentazione GNSS di mercato) all’interno del bacino idrografico monitorato. Il sensore di misura si istalla (in maniera facile e rapida) a valle delle comuni parabole per la ricezione della TV satellitare ed è in grado di misurare in tempo reale i mm/h di pioggia che precipitano lungo la tratta parabola – satellite.
A livello centrale, un software effettua l’integrazione dei dati raccolti a livello periferico e costruisce una mappa spazio-temporale ad alta risoluzione del fenomeno precipitativo.
Smart Rainfall utilizza quindi le reti internet e mobile per diffondere i risultati, che rappresentano un nuovo input per i modelli di stima del rischio ambientale attualmente in uso.
SRS è il risultato della ricerca svolta congiuntamente dai dipartimenti DITEN e DICCA dell’Università di Genova e dalla PMI genovese Darts Engineering Srl. È in corso dal 2012, per conto della Darts Engineering Srl, una procedura di brevetto a livello italiano ed europeo. Le prime sperimentazioni sono state effettuate nei laboratori dell’Università di Genova. Attualmente sono in fase di avvio due sperimentazioni del sistema SRS nella Provincia di Firenze e nel Comune di Genova, in collaborazione con i rispettivi organismi di Protezione Civile.