Salute e benessere, intervista a Francesco Giaccio di Johnson Controls

Il termine Healthy Building vuole descrivere una vision aziendale pragmatica, ma allo stesso tempo innovativa.

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Intervistiamo Francesco Giaccio, managing director di Johnson Controls Italia, che ci parla di smart building, salute delle persone e del pianeta Terra.

– Salute e benessere possono migliorare sensibilmente grazie alla tecnologia, qual è il vostro punto di vista in merito?

Mai come in questo momento, la tecnologia deve essere a servizio della salute delle persone. Noi come azienda che opera da oltre un secolo nella costruzione di edifici, stiamo facendo la nostra parte. Johnson Controls, infatti, è sempre stata in prima linea nella crisi sanitaria, a cominciare dalla realizzazione in tempi record dell’ospedale a Wuhan in piena emergenza, fino alla disponibilità dei nostri tecnici che hanno lavorato su sistemi di ospedali e aziende italiane per garantire la continuità di alcune filiere produttive.

Crediamo nello sviluppo di tecnologia che abbia un impatto reale sulla vita delle persone. Con OpenBlue, la nostra piattaforma per i servizi digitali, Johnson Controls ha dato un impulso importante all’offerta di nuovi servizi destinati a utenti e gestori di edifici. Il termine Healthy Building vuole descrivere una vision aziendale pragmatica, ma allo stesso tempo innovativa.

– Come si concretizza la Vostra visione di sostenibilità per un “pianeta sano”?

Il nostro impegno per la salvaguardia del clima è stato recentemente evidenziato dal nostro CEO, George Oliver. Johnson Controls ha confermato la partecipazione al “The Climate Pledge”, un’iniziativa fortemente voluta dal già CEO di Amazon, Jeff Bezos. Essa coinvolge grandi organizzazioni internazionali, con l’obiettivo di raggiungere zero emissioni di CO2 in tutto il business aziendale entro il 2040. Si tratta di anticipare di 10 anni gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi.
L’iniziativa prevede che i firmatari, oltre 50 grandi aziende globali, condividano best practice, informazioni su tecnologie e innovazioni per affrontare insieme le sfide del cambiamento climatico.

È una dimostrazione del nostro impegno verso l’ambiente, che si unisce a quello sociale e di governance aziendale, su temi come l’inclusività, il contributo all’educazione e le opportunità.
Lo sviluppo di tecnologie sempre più efficaci per l’efficientamento energetico e la riduzione delle emissioni rappresenta un contributo importante che vogliamo offrire a tutti i nostri clienti. Il CPO, Central Plant Optimization, ad esempio, è un software in grado di ottimizzare l’utilizzo degli impianti, riducendo anche del 30% i consumi energetici dell’edificio grazie a sofisticati algoritmi di analisi.

– Salute e benessere – La pandemia in atto segnerà un punto di svolta nella gestione degli spazi e nell’applicazione di scrupolosi meccanismi per la salute delle persone. Come inquadrate questo periodo rispetto alle direttrici Healthy Buildings, Healthy Places e Healthy Planet?

Healthy Building per noi è la sintesi di un impegno verso i nostri clienti, in questo momento critico, ma anche e soprattutto per i prossimi anni. Si declina in tre aree fondamentali: Healthy People, Healthy Places e Healthy Planet. Si tratta di utilizzo di tecnologia, know-how e servizi per garantire ambienti di lavoro sicuri, dinamici, innovativi ed ecosostenibili. Soprattutto in era COVID, dobbiamo fare il possibile per garantire con le nostre soluzioni un ritorno nei luoghi di lavoro con tutte le garanzie.

La qualità dell’aria, la regolazione ambientale e i controlli di accessi e comportamenti vanno in questa direzione. Con Tyco Artificial Intelligence riusciamo a controllare l’utilizzo delle mascherine attraverso le immagini delle videocamere. Sistemi di accesso touchless permettono di limitare la diffusione di infezioni per contatto. Soluzioni concrete che arrivano da richieste di clienti e che si basano sulle migliaia di installazioni effettuate in Italia e nel mondo.

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– Uno sguardo al futuro prossimo: cosa ci aspetta dopo la pandemia secondo il Vs. punto di vista?

Abbiamo una grande opportunità per il sistema Paese. La guida di Mario Draghi ci consentirà di beneficiare di un utilizzo razionale e condiviso delle risorse del Recovery Fund. Esse sono fondamentali per la ripartenza dell’economia e per dare vita a una nuova Italia, più moderna e competitiva.

Mi aspetto un notevole impulso alla digitalizzazione, sotto vari aspetti, a cominciare dalla Pubblica Amministrazione, per continuare con imprese e sanità. Un utilizzo pervasivo delle piattaforme Cloud e dell’Artificial Intelligence è chiaramente il passo obbligato per garantire una continua innovazione, a prescindere dall’aggiornamento tecnologico di base.

– Smart building significa controllo e gestione intelligente. Come declinate questo concetto? Quali sono le Vs. proposte per gli edifici intelligenti?

L’edificio intelligente è un ecosistema che prende vita e cambia a seconda delle necessità, comunica e apprende. La nostra vision di smart building è, in sintesi, quella di un luogo pensato per accogliere, esaltare il potenziale delle persone e contribuire alla sostenibilità ambientale.

L’utilizzo dei dati diventa fondamentale per controllare e adattare le strategie in tempo reale. Con OpenBlue abbiamo a disposizione una serie di applicazioni che possono ottimizzare la gestione dei sistemi con l’utilizzo di AI e dare la possibilità a chi gestisce l’edificio di avere tutto sotto controllo. Dai guasti, alle situazioni critiche, fino all’utilizzo degli spazi, fornendo servizi a valore agli utenti: informazioni, app per migliorare l’efficienza del lavoro e la sicurezza.