Key Energy: la transizione energetica accelera con l’e-mobility

Il PNRR, con i 209 miliardi destinati all’Italia del piano Next Generation Eu, sembra non dedicare grande attenzione all’automotive.

Key Energy

Key Energy potenzia la sezione dedicata all’e-mobility portando a fattor comune filiere industriali, mercato dei servizi, risposta delle pubbliche amministrazioni, casi di studio di investimenti sul territorio.

La transizione energetica accelera con la mobilità elettrica

La terza Digital Green Week ha fatto emergere uno scenario espansivo, che coglie il momento favorevole del recente investimento nella “Motor Valley” emiliana della joint-venture sino-americana Silk FAW, che realizzerà in Italia l’impianto produttivo e di ricerca per due supercar elettriche. E ancora: la crescita di ibride o full electric nelle flotte aziendali, l’accelerazione infrastrutturale con colonnine di ricarica, la cornice macroeconomica del PNRR che ha nella transizione ecologica una delle missioni basilari per gestire i 209 miliardi destinati all’Italia del piano Next Generation Eu, ma che pare non dedicare grande attenzione all’automotive. Il fattore di crescita, rilevano invece imprese e associazioni, c’è. Alla mobilità elettrica è perciò dedicata un’intera sezione della 14ma edizione di Key Energy, dal 26 al 29 ottobre a Rimini.

Territorio e tecnologia

Lungo la “Motor Valley”, si completa la geografia produttiva da Bologna a Parma con l’entrata in scena di Reggio Emilia che accoglie con l’investimento industriale da 1,5 mld di euro della joint-venture Faw Silk. Dal 2023 entreranno in produzione le supercar elettriche Hongqi S9 e S7 che avranno mercati globali e centro di ricerca radicato in Emilia.

È il punto di avvio della tavola rotonda digitale promossa da Vaielettrico: una vera e propria scossa alla transizione verso la mobilità a zero emissioni, che è sperimentazione tecnologica che parte dal segmento più alto. A Modena, infatti, ha sede Automobili Estrema, che dal 2023 metterà sul mercato la “Fulminea”, 500 cavalli per ruota, di derivazione dalla Formula E, alimentazione mista a celle allo stato solido e supercondensatori. 

Ecosistema di servizi

La terza Digital Green Week di IEG ha segnato lo stato dell’arte del segmento di mercato più promettente per l’auto elettrica e ibrida in Italia: le flotte aziendali. La pietra miliare è la survey di Fleet Magazine “La carica dei 102” condotta su un campione di 102 fleet manager per circa 120 mila veicoli, che indica un’espansione del 250% di veicoli ibridi (mild, full e plug-in) nei prossimi 12 mesi per oltre 4.400 veicoli. Il combinato disposto di adesione aziendale alla sostenibilità ambientale, leva fiscale e sempre maggiore capillarità della rete di ricarica è il propulsore di questa crescita attesa, soprattutto nel passaggio dal pool sharing al fringe benefit.

Andrea Cardinali, direttore generale di Unrae
Nei primi quattro mesi di quest’anno, abbiamo un’esplosione di e-mobility. Il confronto con il 2019 mostra un salto da 4 a 41 mila i veicoli con la spina BEV o PHEV. Ma siamo comunque sotto la quota del 7% del mercato totale.

Software house e mobility manager

Cambio radicale anche nella gestione delle flotte, con software house che affiancano i mobility manager nella reportistica dei costi di gestione e nella pianificazione e scelta dei modelli. Infine, è dall’usato aziendale ci si attende una espansione anche per il mercato privato nell’arco dei prossimi quattro anni che porti a superare l’ostacolo del prezzo medio di listino attuale. Fondamentale, infine, risulterà l’integrazione fra ricarica in azienda e wall-box a casa, così come la disponibilità nelle nuove flotte di veicoli endotermici per le lunghe percorrenze in periodi limitati di tempo per i dipendenti.

Le città e la mobilità su acqua

La mobilità elettrica trasforma le città: le abitazioni diventano punti di ricarica come le sedi aziendali, il “power to grid” muta i processi di approvvigionamento e distribuzione dell’elettricità tanto quanto le comunità energetiche; l’infrastrutturazione diventa capillare tanto nei contesti urbani quanto nel paesaggio dei porti turistici. Il risultato è che migliora la qualità della vita, assieme all’ambiente.

Gianni Silvestrini, presidente del Comitato scientifico di Key Energy
Nel PNRR si parla di 13 mila punti di ricarica, di 570 km di piste ciclabili in più di sei anni, 330 mila bus sostenibili. Abbiamo una varietà incredibile di opportunità. Per i Comuni, la notizia interessante è che il Ministero metterà a disposizione competenze per lavorare in questa direzione, per utilizzare nel modo più avveduto queste risorse.

Lo fa anche la mobilità su acqua, a partire dal servizio di sharing o dalle paline elettrificate dove ormeggiare e ricaricare. Infine, anche su acqua si pone il tema del rinnovo dei propulsori, con l’avvertenza che nella nautica il retrofit coinvolge la più ampia filiera della cantieristica, ma con un ciclo di vita dei battelli più lungo rispetto alle automobili, anche sul mercato dell’usato, e dunque con la necessità di politiche nazionali incoraggianti.