Corea del Sud, al via il piano da 1,94 miliardi per le rinnovabili

La Corea del Sud ha annunciato un piano di sviluppo per supportare la crescita di impianti di generazione pulita dell’energia. Si tratta di un progetto che prevede investimenti di circa 1,94 miliardi di Dollari entro il 2017 e la crescita dei posti di lavoro in misura di circa 10mila in più, rispetto all’attuale mercato.

Per far crescere le rinnovabili nel Paese, il Governo sta lavorando per la creazione di sei imprese di settore specializzate in differenti campi, come per esempio la mobilità sostenibile, le auto elettriche, l’energia solare e il noleggio di apparati green.
Il piano rientra negli obiettivi confermati a livello nazionale, che includono il taglio delle emissioni di gas serra del 30% entro il 2030.

I nuovi servizi consentiranno alle imprese di noleggiare i pannelli solari ad aziende o nuclei famigliari, il tutto a tariffe vantaggiose e sfruttando meccanismi di rientro tramite l’immissione dell’energia prodotta in esubero. In questo modo, famiglie e società potranno beneficiare di bollette energetiche più contenute rispetto ad oggi.
Tra i servizi previsti, verrà sviluppato un business per la gestione dell’energia, per favorire l’adozione di sistemi di accumulo e contribuire a ridurre il consumo di energia dei clienti che sceglieranno questa formula. Di fatto, qualsiasi azienda o famiglia dotata di unità di accumulo sarà anche in grado interagire in un nuovo mercato dell’energia. Il Governo prevede infatti specifiche autorizzazioni per l’immagazzinamento dell’elettricità quando il prezzo è basso, solitamente durante la notte, per poter poi rivendere di nuovo ai loro fornitori quando la domanda è più alta.

“Il Paese ha bisogno di allontanarsi da piani di riduzione delle emissioni che spesso pongono oneri aggiuntivi sulle imprese, e invece deve creare nuovi modelli di business che possono aiutare a combattere il cambiamento climatico in un modo nuovo e creativo, attraverso la partecipazione volontaria del settore privato” ha detto il ministero in un comunicato stampa.