Repower, servono soluzioni dirompenti per l’e-mobility

Repower, servono soluzioni dirompenti per l’e-mobility

Il rapporto di Repower sulla e-mobility in Italia e nel mondo evidenzia come siano indispensabili soluzioni “di rottura” per una reale affermazione entro due anni.
Tale periodo appare decisivo per il futuro della mobilità elettrica, sia per l’ingresso deciso dei principali Gruppi produttori di auto nel comparto, con investimenti importanti – pari a 90 miliardi complessivi per Ricerca&Sviluppo – sia perché sarà imprescindibile un approccio di rottura e soluzioni innovative che mettano insieme soggetti pubblici e privati, per portare a una svolta nel settore, che in molti Paesi, tra cui l’Italia, fa fatica ad affermarsi.

Sono alcune conclusioni contenute nell’edizione 2018 del Rapporto “Mobilità sostenibile e veicoli elettrici” di Repower “Mobilità sostenibile e veicoli elettrici” di Repower, Gruppo attivo nel settore energetico e della mobilità sostenibile, che fa il punto sull’evoluzione di tecnologie, infrastrutture, veicoli e mercato, e sugli ultimi dati dell’elettrico in Italia e nel mondo.
Highlights:

• 2020, anno della svolta: il 2020 è l’anno scelto da molte case automobilistiche per entrare definitivamente nel mercato della mobilità elettrica. Da Audi e BMW, da Citroen a Volkswagen, Hyundai e FCA, i principali player sono in prima linea. Dal punto di vista dei modelli disponibili, Repower rileva come siano ancora poche le auto completamente elettriche disponibili nel nostro Paese, circa una decina; tra i modelli più diffusi la Model S e Model X di Tesla, la Renault Zoe, BMW i3, Volkswagen eGolf e la Smart fortwo elettrica.

• La diffusione della e-mobility darà maggior impulso ai sistemi a guida autonoma, permettendo di superare la complessità di gestione delle auto termiche. Dai sistemi attuali a “guida assistita”, quindi, si potrà passare a sistemi ad alta automazione, in cui non sarà più necessaria la supervisione del pilota, e alla guida interamente autonoma gestita dal sistema in ogni situazione.

• Punti di ricarica. Secondo il Gruppo energetico servono strategie “disruptive”: le batterie saranno sempre più capienti, serviranno quindi sistemi di ricarica sempre più capillari e distribuiti. Serve un cambio di mentalità che porti il driver elettrico a ricaricare mentre fa altro. Sempre più si investirà nella ricarica rapida e in punti di ricarica sul territorio, ma è importante pensare anche a scenari più innovativi, con soluzioni senza cavi.

• La mobilità del futuro? Sarà “shared” e “smart”. Nel nostro Paese, però, c’è ancora molto da fare. Eppure, per rispettare l’accordo di Parigi, il 25% dei veicoli dovrà viaggiare a zero emissioni entro il 2020, il 100% entro il 2030. Ma le soluzioni per rendere la mobilità sempre più sostenibile sono ancora in fase di sperimentazione. Uno dei trend è la conversione della mobilità condivisa in mobilità condivisa ed elettrica, es. a Milano, Torino, Roma, Firenze.

• Italia: cosa serve per la diffusione della e-mobility. Senza arrivare alla Norvegia, in cui nel 2017 il 52% delle nuove immatricolazioni sono state auto elettriche o ibride, precise scelte politiche in molti Paesi hanno iniziato a sostenere la mobilità elettrica. Purtroppo in Italia, commenta il Rapporto, “non sembra esserci un piano di azione condiviso e molto è demandato alle iniziative di singole amministrazioni regionali o comunali”. Servono incentivi a livello nazionale e investimenti nel rafforzamento dell’infrastruttura di ricarica. Da questo punto di vista, Repower propone un approccio “misto”, in cui soggetti pubblici e privati collaborino a un piano per il potenziamento della mobilità elettrica. È il caso di hotel e ristoranti che decidono di erogare il servizio anche gratuitamente, ma anche dei car sharing aziendali.

• L’elettrico in Europa e nel mondo. In Europa il mercato delle auto elettriche è cresciuto del 38% nel 2017 rispetto al 2016. Il veicolo più venduto è Renault Zoe, la compatta francese, che supera di oltre 10.000 unità la BMW i3. Terza la Nissan Leaf. Anche nei maggiori Paesi europei (Germania, Spagna, Francia, Regno Unito) sono comparse negli ultimi anni agevolazioni per i possessori di auto plug-in o full electric e incentivi per la rottamazione delle vecchie auto inquinanti. Negli USA l’elettrico si concentra negli Stati costieri, in particolare in California in cui gli incentivi all’acquisto e le agevolazioni stanno supportando la crescita del mercato con l’obiettivo di arrivare a 1,5 milioni di veicoli elettrici entro il 2025 e 2 milioni entro il 2030. A guidare la classifica delle auto più vendute è Tesla.
Anche i due giganti emergenti, India e Cina, hanno avviato iniziative in questa direzione. In India è stata annunciata l’elettrificazione di tutto il parco auto circolante entro il 2032, e l’obiettivo di 7 milioni di nuovi veicoli all’anno per il 2020 sta portando i costrutturi a investire. In Cina, invece (+72% di auto elettriche vendute nel 2017 sul 2016), il governo ha annunciato di voler passare dall’8% di veicoli elettrici sul totale circolante, prevista per il 2018, al 12% nel 2020 e al 20% nel 2025.