Rete Irene sostiene la filiera della riqualificazione energetica

L’associazione chiede che si interrompa al più presto il meccanismo che genera incertezza e affossa l’intera filiera.

Riqualificazione energetica edifici

Rete Irene si batte per sostenere la filiera della riqualificazione energetica, dall’appello al Parlamento dopo il DL Sostegni Ter, alla lettera a Milena Gabanelli.

L’associazione chiede che si interrompa al più presto questo meccanismo che, con le continue modifiche al Superbonus 110, genera incertezza e affossa l’intera filiera della Riqualificazione Energetica.
Ma non solo, rischia di scoraggiare le famiglie desiderose di migliorare le proprie case, frenando così il ben più grande e ambizioso obiettivo della lotta al cambiamento climatico.

Rete Irene
Non è così che si combattono le truffe! Così si affossano Imprese, Industrie, Professionisti ed Artigiani. Si affossano le famiglie, bisognose e desiderose di migliorare la propria casa. Così si affossa quel lungo e lento processo di transizione energetica cui siamo chiamati a dare risposta. Così si rende un pessimo servizio al Paese intero.

La soluzione per colpire coloro che operano in modo illegale secondo Manuel Castoldi e soci è rappresentata da azioni di controllo stringenti, verifiche puntuali e gravi sanzioni.

Rete Irene sostiene la filiera della riqualificazione energetica

Manuel Castoldi ha inviato una comunicazione alla Dott.ssa Milena Gabanelli:

Rete Irene
Siamo certi della volontà di fare un servizio pubblico ed informativa della rubrica Dataroom, ma riteniamo importante che in questo particolare momento si parli anche di tutti quei dati positivi ed importanti che il sistema incentivante sta portando a questo Paese. In queste ultime settimane stiamo assistendo con una forza d’urto senza precedenti ad una campagna legislativa e mediatica che evidentemente ha il solo scopo di affossare e denigrare un provvedimento che rappresenta l’unica vera chiave di svolta per la ripresa economica, sociale ed energetica dei nostri territori.

Questo ennesimo provvedimento rischia di minare l’intero tessuto economico e sociale, scoraggiando la domanda di interventi e le imprese serie, mettendo a rischio gli investimenti fatti e quelli programmati, oltre a pregiudicare l’avvio, a scala adeguata, della transizione energetica nel settore immobiliare.