Con il clima più mite scende il prezzo del gas naturale

Attualmente il prezzo del gas naturale diminuisce a causa del clima più mite, con la riduzione dell’uso degli impianti di riscaldamento e di raffreddamento.

luce & gas gas naturale

Daniela Sabin Hathorn, senior market analyst di Capital.com, analizza l’andamento del prezzo del gas naturale.

Recentemente i prezzi del gas naturale hanno subito un altro forte calo, con un ribasso del 5,6%. In seguito, gli acquirenti hanno tentato di riprendere il controllo, con un supporto intraday che si è formato intorno a 3,38 dollari per milione di British thermal units (MMBtu). Tuttavia, l’analisi tecnica rimane prudente: una rottura sostenuta al di sotto del livello di 3 dollari potrebbe accelerare la tendenza ribassista, mentre un mantenimento al di sopra di questa soglia potrebbe portare a una fase di consolidamento o persino a un rimbalzo.

Grafico giornaliero del gas naturale

gas naturale

La performance passata non è un indicatore affidabile dei risultati futuri

Tra fine aprile e inizio maggio, i prezzi del gas naturale sono saliti da circa 3 a quasi 4 dollari, uno dei movimenti a breve termine più significativi dell’anno. L’impennata è stata inaspettata considerando il contesto stagionale, ma è stata alimentata da temperature insolitamente fredde negli stati settentrionali degli Stati Uniti. L’aumento della domanda di riscaldamento, in particolare da parte dei consumatori residenziali e commerciali, ha innescato uno slancio rialzista nel mercato dei futures.

A sostenere ulteriormente l’aumento dei prezzi sono state le esportazioni record di gas naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti. Con una domanda estera ancora elevata da parte di Europa e Asia, le consegne di gas ai terminal di esportazione sono aumentate notevolmente, riducendo l’offerta interna e rafforzando la pressione al rialzo sui prezzi. In quel momento, il mercato prevedeva che le scorte potessero restare limitate in vista dell’estate.

Fondamentali in cambiamento mettono pressione sui prezzi

Tuttavia, il rally si è rivelato di breve durata. Le previsioni meteo sono cambiate, con un clima più mite atteso fino alla fine di maggio. Questo riduce il bisogno sia di riscaldamento che di raffreddamento, abbassando la domanda complessiva e trascinando i prezzi verso il basso. Il contesto attuale riflette anche lo sforzo per ricostituire le scorte dopo il picco di primavera.

I dati dell’Energy Information Administration (EIA) statunitense mostrano che le iniezioni negli stoccaggi hanno superato di gran lunga la media stagionale degli ultimi cinque anni. Con una produzione ancora elevata e una domanda in calo, il mercato si trova nuovamente ad affrontare una situazione di eccesso di offerta, che esercita ulteriore pressione ribassista sui prezzi.

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Prospettive future

Il meteo continuerà a essere il principale fattore a breve termine per il gas naturale. Se le condizioni miti dovessero persistere, potrebbero seguire ulteriori debolezze nei prezzi, soprattutto se le scorte continueranno a salire. Tuttavia, se a giugno le temperature dovessero aumentare, una maggiore domanda di raffreddamento potrebbe restringere il mercato e sostenere un rimbalzo dei prezzi.

I trader dovrebbero monitorare attentamente le previsioni meteo aggiornate e i dati sulle scorte, poiché questi fattori saranno determinanti per l’andamento dei prezzi nelle prossime settimane.