Idrogeno: UFI Hydrogen partecipa al primo fondo europeo

Il ruolo di UFI Hydrogen nel settore idrogeno cresce con il fondo europeo da 150 milioni, accelerando fuel cells, e-fuels e filiere industriali integrate.

Idrogeno

UFI HYDROGEN, società del gruppo UFI specializzata nello sviluppo di tecnologie innovative sulla catena del valore dell’idrogeno verde, è partner del primo Fondo Tecnologico europeo interamente dedicato all’idrogeno.

Il nuovo Hydrogen Tech Fund, guidato da Aster Capital, con una raccolta target di 150 milioni di euro è destinato a sostenere startup e imprese tecnologiche attive lungo l’intera catena del valore dell’idrogeno: dalla produzione tramite elettrolisi – nelle sue diverse configurazioni PEM, AEM, SOEC e alcalina (ALK) – alle tecnologie di stoccaggio, compressione elettrochimica, purificazione, distribuzione e blending/deblending con le reti esistenti.

Lo sviluppo di fuel cells

Il Fondo supporterà inoltre lo sviluppo di celle a combustibile per applicazioni mobility e stationary, nonché di soluzioni per la trasformazione dell’idrogeno in prodotti derivati ad alto valore aggiunto, come e-fuels, metano sintetico ed e-chemicals. L’obiettivo è accelerare la scalabilità industriale dell’ecosistema europeo dell’idrogeno, favorendo la nascita di campioni tecnologici e la creazione di nuove filiere integrate e competitive lungo tutto il percorso, dall’elettrone alla molecola.

LazzaroniMarco Lazzaroni, CEO di UFI HYDROGEN
Con oltre 35 miliardi di dollari investiti nell’idrogeno a basse emissioni di carbonio nell’ultimo anno, il settore dell’idrogeno sta entrando in una fase di crescita accelerata.

L’adozione da parte dell’Unione Europea della Direttiva RED III ha ulteriormente rafforzato questo slancio, fissando obiettivi vincolanti per l’uso di carburanti rinnovabili di origine non biologica (RFNBOs). Entro il 2030, almeno il 42% dell’idrogeno utilizzato nell’industria e il 5,5% dei carburanti per il trasporto dovranno provenire da idrogeno rinnovabile o suoi derivati, inclusi gli e-fuels.

Questa chiarezza normativa stabilisce un solido quadro per l’espansione dell’idrogeno verde, aprendo opportunità in settori difficili da decarbonizzare, come quelli ad alta intensità energetica, quali l’aviazione (e-SAF), il trasporto marittimo (e-metanolo) e la mobilità pesante (e-diesel). Allo stesso tempo, la catena del valore dell’idrogeno si sta rapidamente sviluppando in un sistema industriale strategico.

LancellottiFabio Lancellotti, Partner di Aster Capital
Aster investe da oltre 20 anni nelle tecnologie legate ai temi della transizione energetica e industriale. Siamo in un momento chiave per spingere sull’acceleratore nel finanziare le tecnologie più promettenti all’interno della filiera dell’idrogeno, molecole low carbon e derivati, per fornire alle industrie Europee e internazionali gli strumenti per una transizione sostenibile, specialmente nei settori cosiddetti hard to abate.