ANIE, italiani favorevoli alle rinnovabili ma poco esperti

Lo scenario che emerge dall’indagine condotta da ANIE Confindustria, in merito alle tematiche green e alle energie rinnovabili, su un campione di famiglie italiane, sottolinea l’interesse e la grande attenzione per queste nuove fonti alternative, ma evidenzia anche una limitata conoscenza delle piattaforme disponibili.

L’aumento della componente energia e delle bollette è un aspetto che colpisce tutti, gli intervistati comprendono infatti che un cambio di rotta e di abitudini è necessario. Circa il 79% ha rilevato un aumento della bolletta del gas e l’81% ha invece evidenziato rincari per quella dell’elettricità. In quest’ottica, l’87% del campione è consapevole che si debbano ridurre gli sprechi, con un comportamento virtuoso e corretto. Per risparmiare l’80% del campione adotta lampade a basso consumo, il 76% effettua la pulizia periodica degli impianti di riscaldamento, mentre il 71% sfrutta lavaggi a basse temperature. Oltre la metà cerca di contenere l’uso di acqua calda e mantiene il riscaldamento entro i 20°.
Nel complesso, tuttavia, la cultura in materia è però ridotta e talvolta distorta, rivolta spesso ad alcune tipologie di fonti rinnovabili o di apparecchi ecocompatibili.
Le famiglie italiane conoscono i sistemi a energia solare ed eolica (il 78% e 73% rispettivamente), mentre è meno ferrata sui sistemi geotermici, a biomasse, idroelettrici e legati al moto marino.
Circa il 50% delle persone dichiara di conoscere la normativa sulla Dichiarazione di Conformità degli impianti elettrici domestici, mentre solo il 23% afferma di avere un impianto elettrico a regola d’arte e ben mantenuto.
Per quanto riguarda la domotica, a fronte di un’impressione generale positiva, le famiglie non conoscono bene la tematica e il 71% del campione non ha mai sentito parlare della normativa che introduce il livello “‘domotico” degli impianti elettrici.
Nel complesso è possibile affermare che la popolazione sta lentamente acquisendo una consapevolezza relativamente alla domotica domestica. Per il 74% delle persone tali sistemi rendono più sicura la casa, mentre per il 69%, queste soluzioni costituiscono il futuro delle abitazioni.
Il 67% degli intervistati coglie tra i benefici riconoscibili dei sistemi domotici il fatto di consentire un risparmio di energia. Per il 60% del campione la domotica è “comoda” e aiuta a risparmiare tempo, di questi il 32% la considera una tecnologia fruibile e facile da utilizzare.

Paolo Perino, Vice Presidente di Federcostruzioni: ”L’innovazione in campo energetico è da diversi anni una realtà consolidata sui mercati che, tra l’altro, vedono la nostra industria nazionale in prima linea e particolarmente competitiva”.
“Recenti ricerche attestano che adottando soluzioni più avanzate i benefici ascrivibili alle tecnologie ANIE, valutati al 2016, si tradurrebbero in circa 41 Mt di CO2 non emessi in atmosfera (con risparmi pari a 7 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio), un effetto paragonabile all’eliminazione di quasi 10 milioni di automobili dalle strade italiane”.

Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANIE: “L’efficienza energetica, l’interconnessione, la sicurezza, sono parole di cui spesso si abusa, ma che nel caso del comparto ANIE rappresentano il futuro prossimo. Gli italiani, da un lato si sono dimostrati aperti verso la cultura della sostenibilità che le tecnologie possono apportare, dall’altro disponibili a investire, nonostante la crisi, laddove il ritorno economico avvenga in tempi contenuti, tra i 3 e i 5 anni. Questo significa che dal punto di vista culturale c’e’ molto terreno su cui lavorare. ANIE, “la casa delle tecnologie”, continua il suo impegno anche su questo fronte”.