
Il settore Energy & Utilities sta cambiando più̀ che mai sotto la spinta della rivoluzione digitale. Ce lo racconta Alberto Merlini, Account Executive Energy & Utilities di Cloudera.
Oggi i flussi di energia vanno gestiti come flussi di bit da approcciare con la stessa metodologia, intelligenza e personalizzazione che da sempre caratterizzano il mondo digitale. Non a caso, parlare di industria energetica significa sempre più parlare di data driven company che, per essere capaci di sfruttare i bit e di agire come intermediario nel collegare persone, risorse, asset e organizzazione, devono realizzare una scelta trasformativa la cui obbligatorietà è dettata da molteplici fattori.
In questo, naturalmente, l’evoluzione tecnologica riveste un ruolo cruciale, tanto di spinta che di traino, nonché capace di sortire effetti propulsivi sulle aziende, sui consumatori e sulla politica in modo egualmente forte.
Impatto delle tecnologie sull’efficienza energetica
A un primo livello, infatti, grazie a strumenti tecnologici come gli smart meter, le imprese energetiche dovranno progressivamente fare i conti con grandi moli di dati sui propri consumatori, dimostrando abilità di gestione e sfruttamento che generino maggior valore competitivo, mentre l’avvento della smart grid consentirà di rendere intelligente la rete nazionale, senza contare che, infine, l’efficienza energetica beneficerà costantemente dell’impatto di altre tecnologie emergenti, dalle attività̀ di controllo dei consumi e gestione della domanda per il risparmio energetico alla generazione locale, fino ad arrivare allo storage distribuito, il quale potrebbe spostare gli equilibri o anche mettere fine alla dipendenza dalla rete.
Allo stesso modo, i canali digitali che consentono il coinvolgimento dei clienti e la gestione dei relativi contratti sono diventati un must per le utility, in particolare per quanto riguarda il canale mobile, e altri fattori quali l’adozione dell’Internet of Things su smart appliance e piattaforme prosumer, molto probabilmente diventeranno fattori di differenziazione nelle scelte dei consumatori, sempre più̀ guidati da esigenze diverse rispetto a quelle tradizionali.
Reputation, attenzione all’ambiente e trasparenza sull’energia
Fattori come la reputazione, l’attenzione all’ambiente e la trasparenza sulla quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, che per definizione non sono costanti e rendono indispensabile un’infrastruttura di generazione e distribuzione intelligente, stanno diventando molto importanti agli occhi delle persone e la stessa politica sta mandando chiari segnali in questo senso.
Le politiche dei governi, a tal proposito, stanno cambiando rapidamente per adattarsi alle esigenze generate dalla società̀ e alle nuove tecnologie, e in Europa lo sviluppo della produzione di energia elettrica distribuita, per la quale si prevede che i veicoli elettrici, la domanda flessibile e le soluzioni di energy storage svolgeranno un ruolo significativo, sempre più fortemente incoraggiato.
Un ecosistema distribuito, interattivo e interconnesso
Il tradizionale sistema centralizzato e caratterizzato da un approccio top-down, dalla generazione alla trasmissione, distribuzione e vendita, si sta dunque evolvendo verso un ecosistema molto più̀ distribuito, interattivo e interconnesso, dove gli stakeholder della digitalizzazione sono sempre di più e le aziende dell’Energy & Utilities dovranno subirne la minaccia o cavalcarne le opportunità, facendone uno degli elementi basilari della propria futura strategia industriale.
Per realizzare quest’ultimo scopo, tuttavia sarà loro necessario lavorare su diversi pillar, tanto verticali quanto orizzontali.
I primi si identificano innanzitutto nella customer relationship, perché a emergere come best in class nel mondo B2C è solo chi conosce i propri clienti e ne anticipa i bisogni, seguita dalle
operations, dove se la digitalizzazione degli asset e l’Internet of Things sono già una priorità da diversi anni, la sfida principale che va ancora vinta è quella che riguarda l’utilizzo massivo di dati real-time e di performance analytics, e infine da nuovi prodotti e modelli di business, volti alla creazione di un’experience di ultima generazione e al lancio una nuova offerta di servizi ‘smart’ (smart home, smart city, smart industry e mobilità elettrica), dove l’energia è un bene prezioso e quindi il suo utilizzo deve essere ottimizzato.
Governance e agile
I secondi invece, che intersecano i precedenti, coinvolgono altri tre settori: in primis l’organizzazione e governance, che deve essere sempre più agile e data driven, per valorizzare nel miglior modo possibile i dati come strumento guida delle decisioni e delle conseguenti azioni. In secondo luogo, i dati e infrastrutture informatiche, attraverso un percorso di digitalizzazione che ha degli abilitatori tecnologici obbligati (enabler) come cloud, machine learning e intelligenza artificiale. Infine, la stessa cultura aziendale, promuovendo un cambiamento nella mentalità delle persone, che in un mondo digitale dove tutto cambia ogni 6 mesi e i dati si rinnovano ogni secondo, devono imparare a vivere “la vita in beta”, in continua sperimentazione e cambiamento.