Aziende e PNRR secondo TÜV Italia: ottenere il massimo dai fondi

Si apre un periodo, che va dal 2021 al 2026, che offrirà grandi opportunità al Paese grazie all’arrivo di ingenti risorse europee, di cui una parte a fondo perduto.

PNRR secondo TÜV Italia

Si apre un periodo, dal 2021 al 2026, che offrirà grandi opportunità al Paese grazie all’arrivo di ingenti risorse europee, di cui una parte a fondo perduto. TÜV Italia, in qualità di ente di certificazione, ha la possibilità di supportare le aziende nell’ottenere il massimo dai fondi, grazie a certificazioni e test di laboratorio. Le aziende che ricorrono agli organismi e laboratori accreditati hanno, infatti, performance mediamente migliori rispetto alle altre. 

Il 2020 è un anno che difficilmente verrà dimenticato. La pandemia, in Italia, ha avuto un impatto molto forte a molteplici livelli, non solo in termini di perdite di vite umane, ma anche economici, in quanto l’economia del Paese è stata duramente colpita dal Covid-19, sicuramente in maniera maggiore rispetto ad altri Paesi della zona Euro.

Nel 2020, infatti, si è registrato un calo del PIL dell’8,9% rispetto ad un 6,2% della media europea. La crisi scatenata dalla pandemia si è sommata a fragilità economiche, sociali e ambientali pregresse che già interessavano il nostro Paese.

L’Unione Europea ha risposto alla crisi pandemica creando il Next Generation EU (NGEU): un programma epocale, che contempla investimenti massicci per accelerare la transizione verso un approccio più ecologico, digitale, equo per i lavoratori e per i giovani. Per l’Italia si tratta di un’opportunità incredibile di sviluppo, investimenti e riforme. Il PNRR (Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza), approvato definitivamente dal Governo italiano il 13 agosto scorso, si sviluppa appunto in 6 Missioni, ognuna legata ad aree tematiche strutturali di intervento.

Le 6 missioni del PNRR

Le sei Missioni del Piano sono: digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute.

Una delle parole chiave del PNRR è “MISURA”, che si declina in misurabilità delle iniziative e nella loro misurazione.
Un ruolo importante in questa partita la possono giocare gli enti di certificazione che hanno la possibilità di supportare le aziende nell’ottenere il massimo dai fondi, grazie alle certificazioni e ai test di laboratorio che assicurano la qualità. In secondo luogo, possono contribuire attivamente e significativamente a spendere in maniera trasparente gli investimenti messi a disposizione dall’UE garantendo l’esecuzione dei lavori in modo conforme a norme, regole e valori condivisi.

TÜV Italia e il supporto alle aziende italiane

Il settore TIC (Testing, Inspection and Certification) è formato da circa 2000 soggetti accreditati da Accredia tra organismi di certificazione, ispezione e verifica, laboratori di prova, medici e di taratura, conta circa 35.000 occupati, genera un valore economico di oltre 4 miliardi di euro e può contribuire, in maniera attiva e significativa, a spendere presto e bene i fondi prevista dall’NGEU.

TÜV Italia può offrire un servizio tangibile alle imprese. Per la transizione ecologica il contributo può venire dalle prove di laboratorio, dalle tarature degli strumenti di misura e dai sistemi di certificazione in tema di energia e ambiente. Ad esempio, per l’idrogeno, a cui sono destinati oltre 3 Mld di euro, il Gruppo TÜV può supportare le aziende nell’identificare le soluzioni tecniche più adatte al progressivo utilizzo dell’idrogeno lungo tutta la filiera energetica.

In tema di sicurezza alimentare, dove gli obiettivi della tutela della salute si intrecciano con la sostenibilità ambientale, assumono particolare importanza i test di laboratorio per la sicurezza degli alimenti o le certificazioni dei sistemi di rintracciabilità nelle filiere agroalimentari.

Industry 4.0

Altro ambito è l’Industria 4.0 a cui sono destinati circa 14 Mld di euro, dove TÜV SÜD può supportare le aziende nel verificare presenza e validità dei requisiti per accedere ai benefici fiscali, sia in termini di caratteristiche delle tecnologie abilitanti acquistate, che del loro effettivo inserimento nella catena di produzione.

A livello infrastrutturale e di mobilità sostenibile il supporto si concretizza nei servizi di ispezione e nei controlli non distruttivi. È evidente l’importanza della formazione professionale e della certificazione delle figure professionali, non coperte da albi specifici, effettuata e rilasciata da un ente accreditato e competente.

Le ragioni per ricorrere in modo più massiccio agli organismi e ai laboratori accreditati sono molteplici, tra cui offrire una soluzione all’esigenza più impellente di mobilitare rapidamente i finanziamenti e garantire l’esecuzione dei lavori in modo conforme a norme, regole e valori condivisi. Da studi Accredia, inoltre, emerge chiaramente come le aziende certificate con un ente accreditato hanno mediamente performance migliori rispetto alle altre, sia in termini di produttività sia per le esportazioni.