Dell, come ridurre l’impatto ambientale del computer portatile

Prima di comprare un nuovo portatile, sarebbe bene pensare responsabilmente se quello vecchio non si possa restituire, ricondizionare o riciclare.

computer portatile

Livio Pisciotta, Sales Manager Client Solutions Group di Dell Italia, ci illustra i dieci modi per ridurre l’impatto ambientale del proprio computer portatile.

La crisi climatica tocca tutti noi e tutti sappiamo che, per impedire che la temperatura globale si alzi arrivando a un punto di non ritorno, si devono ridurre drasticamente le emissioni di gas serra.
Anche con piccole azioni dei singoli è possibile contribuire a questo risultato: piccole scelte che però, se sommate, possono ridurre il carbon footprint e aiutare a salvare il pianeta.

La scelta del PC

Il carbon footprint corrisponde alla quantità di gas serra (GHG), inclusi l’anidride carbonica, il metano, il protossido di azoto ecc.. – che ogni persona produce. Carbonfootprint.com è uno strumento – ma ce ne sono tanti altri – che aiuta a calcolare e a prendere coscienza della propria impronta ecologica. Questa consapevolezza, infatti, è il primo passo per capire dove intervenire e cominciare a prendere decisioni sostenibili.
Nel caso di un PC, come sceglierne uno a basso impatto ecologico, magari supportati dalle comparazioni che ormai molti brand offrono per mettere a confronto diversi modelli e aiutare a scegliere in modo più consapevole.

Il grande riciclo

Generalmente il tema del riciclo viene associato agli sprechi; in realtà, è anche una questione climatica. Per esempio, la carbon footprint di una lattina prodotta da alluminio riciclato è inferiore del 95% rispetto a una prodotta da alluminio puro.
Quindi, prima di comprare un nuovo portatile, sarebbe bene pensare responsabilmente se quello vecchio non si possa restituire, ricondizionare o riciclare. Alcuni brand, ad esempio, e negli ultimi anni sempre di più, offrono la possibilità di restituirlo perché lo possano riciclare. Addirittura, alcuni si prendono in carico il vecchio PC, anche se di un brand differente e a prescindere dalla sua condizione, e li riciclano gratuitamente.

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Prima di sostituirlo chiedersi: posso ripararlo?

La riparazione è essenziale per mantenere i prodotti in uso più a lungo e lontano dalle discariche; per questo vale sempre la pena verificare se un portatile è stato progettato per essere riparato e riciclato.
Alcuni brand offrono ai clienti un facile accesso alle risorse, ai pezzi di ricambio e al supporto nel caso volessero riparare i loro dispositivi da soli. Un accesso semplificato alle informazioni, magari online, con manuali e un elenco dei componenti con i quali sono stati prodotti permette ai clienti di ordinare i pezzi in autonomia. In questo contesto, la tecnologia AR è di grande aiuto. La creazione di app di riparazione in realtà aumentata, guida l’utente passo passo nel processo di riparazione.

Level up

Molti pensano di dover cambiare il proprio portatile se vogliono utilizzare le ultime applicazioni o accedere agli ultimi giochi; ma prima di farlo, è bene controllare se il proprio portatile non prevede la possibilità di aggiornare le componenti, come memoria, storage, schede grafiche o CPU per prolungare istantaneamente la durata della vita del proprio dispositivo.

Una macchina snella, potente e… sostenibile

Nel caso si decida di acquistare un prodotto nuovo, è bene chiedersi come sia stato realizzato: esistono infatti quelli riciclabili e quelli no. Oggi per produrre un portatile si possono utilizzare materiali riciclati e rinnovabili, come le bioplastiche vegetali derivate dall’upcycle di industrie della carta, la fibra di carbonio riciclata, la plastica riciclata, e i nuovi piedini in gomma a base biologica ricavati dall’olio di ricino.

Efficienza energetica

Un altro punto da considerare è l’efficienza del portatile. Nel caso si usino – giustamente – le lampadine a LED a risparmio energetico perché non pensare la stessa cosa per un portatile? Anche questo aiuta a ridurre il consumo di elettricità, con un conseguente risparmio in bolletta. Esistono degli standard che indicano quanto è efficiente un dispositivo, come il rating EPEAT (il Green Electronics Council’s Electronic Product Environmental Assessment Tool), lo strumento più completo per valutare tutti i criteri ambientali.

No alle sanguisughe

Ridurre il consumo di energia è una soluzione semplice che porta benefici sia ambientali sia economici, basti pensare che i dispositivi lasciati in stand-by in casa sono responsabili fino al 10% del consumo energetico domestico.
I PC sono tra i dispositivi che consumano di più: il consiglio è staccarlo dalla presa di corrente quando non lo si usa, in modo da ridurre l’impatto energetico e risparmiare batteria, ottimizzando su elementi come la tastiera retroilluminata o l’illuminazione dello schermo, e impostando la “Modalità risparmio energetico”.

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Anche il packaging ha il suo impatto

Una scelta sostenibile passa anche dalla scelta di prodotti che utilizzano packaging sostenibili. Il polistirolo, ad esempio, è difficile da riciclare. Per questo è apprezzabile che molti produttori oggi stiano optando per plastiche riciclate o prodotti naturali come il bamboo, in modo che l’utente possa riciclare il materiale, o utilizzarlo per spedire i propri vecchi dispositivi tech per il riciclaggio.

A prova di futuro

Se si vuole dare un contributo fattivo alla conservazione dell’ambiente, una delle cose più semplici da fare è avere cura del proprio portatile, mantenendolo pulito e regolarmente aggiornato per ottimizzarne l’efficienza ed evitare virus, utilizzando correttamente la batteria.
Un software aggiornato aiuta a mantenere il PC efficiente dal punto di vista energetico, come fosse nuovo: la tecnologia del portatile può rimuovere i malware, rilevare problemi, ottimizzare le impostazioni e ricordare di eseguire gli aggiornamenti. Tutto ciò concorre a mantenere il PC più sano, riducendo la necessità di sostituirlo o di ricondizionarlo / riciclarlo.
Nel caso di spostamenti, è bene proteggere il PC con una cover. Anche questa dovrebbe essere di materiale sostenibile, come ce ne sono ormai tante sul mercato, addirittura prodotti con plastica riciclata dagli oceani.

La multifunzionalità è l’ingrediente da considerare

Prima di acquistare un PC, è bene fare una riflessione su quali siano gli utilizzi che se ne vogliono fare: per lavoro, per la scuola, per lo svago, per il gaming? Ad alcune funzioni possono essere destinati anche vecchi tablet o telefoni.
Il consumatore ha il potere di influenzare le aziende su quanto seriamente va trattato il tema del carbon footprint collettivo. Al momento dell’acquisto, si può scegliere se premiare quelle aziende che hanno un solido programma di sostenibilità, optando per un loro prodotto, così come utilizzare i social per fare sapere se si apprezzano o meno le politiche che vengono adottate. È anche da questo che passa la scelta di essere parte attiva nella promozione di soluzioni che aiutano a combattere i cambiamenti climatici.