La sostenibilità nel settore IT, le riflessioni di MMD

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La sostenibilità e i rifiuti elettronici rappresentano tematiche e aspetti da gestire con grande attenzione: MMD spiega come affrontare il problema in modo olistico.

MMD, brand license partner per i monitor Philips, si propone di cambiare la produzione di monitor nel suo insieme. Abbiamo raccolto il punto di vista di Stefan van Sabben, Global CSR e Sustainability Senior Manager di MMD, che ci ha parlato di sostenibilità, ricerca e riduzione di e-waste.

– La sostenibilità gioca un ruolo sempre più importante nelle aziende moderne. Qual è l’approccio MMD e dei monitor Philips?

Riteniamo che il mondo debba affrontare una sfida importante in termini di sostenibilità e, per sopravvivere e prosperare, l’intero settore debba ripensare del tutto lo sviluppo dei prodotti e i modelli di business. La crescente preoccupazione per la sostenibilità si riflette anche sulle richieste dei consumatori, che desiderano ricevere prodotti con una maggiore durata, che siano riparabili e riciclabili.
Tuttavia, la forza trainante di questo cambiamento dovrebbe provenire dalle aziende e dal mondo del lavoro.

Come società, ci sforziamo di stabilire nuovi standard del settore, adottando un approccio olistico. Stiamo migliorando i portafogli prodotto esistenti per essere più rispettosi dell’ambiente, dall’approvvigionamento di materiali sostenibili utilizzati per creare i device, alla riduzione dei materiali di imballaggio, al tagli dei volumi di plastica usati.
I nostri team di progettazione lavorano per creare prodotti più sostenibili, in collaborazione con partner come Closing the Loop (CTL), PACT e ForestNation. Con loro, pensiamo all’intero ciclo del prodotto, dall’inizio della filiera – l’estrazione dei minerali – a cosa succede al prodotto dopo la fine della sua durata – poiché si trasforma in rifiuti elettronici.
Inoltre, con il nostro impegno attivo nel piantare foreste in Africa, stiamo sostenendo la popolazione e le economie locali, potenziando spazi verdi naturali, indispensabili per catturare le emissioni di carbonio.

– È stato fatto abbastanza per la sostenibilità nel settore IT e nell’elettronica di consumo?

Il veloce ritmo della tecnologia comporta lo sviluppo di nuovi prodotti, con una frequenza nettamente più alta rispetto a qualsiasi altro settore. Ciò complica e stimola, allo stesso tempo, la necessità di produrre prodotti più sostenibili.
Tutti gli attori del mercato e della catena del valore sono chiamati a contribuire attivamente e a creare processi sostenibili.
Per quanto ci riguarda, stiamo aumentando l’uso di plastica riciclata nei nostri prodotti, invece di utilizzare plastica di nuova fabbricazione. Il nostro imballaggio include ora meno plastica e più schiuma di carta.

Stiamo anche sperimentando nuovi materiali. Tuttavia, al fine di stabilire sistemi olistici, stiamo innovando le fondamenta che stanno alla base del ciclo di produzione del prodotto, adottando il “pensiero circolare”. L’obiettivo è quello di ridurre, riutilizzare, rinnovare, riparare e riciclare il più possibile.
Così facendo saremo in grado di concretizzare con maggior enfasi i nostri sforzi verso l’ambiente, come la riduzione del consumo complessivo di energia e materiali durante la produzione, la produzione di prodotti più duraturi o aggiornabili, l’utilizzo di materiali riciclati e riciclabili (a base biologica) e la reinvenzione dei nostri modelli di business.

– I rifiuti elettronici sono un problema urgente. Quale produttore principale di monitor, come affrontate questo problema?

MMD, partner per i monitor Philips, sta collaborando con Closing the Loop (CTL) e TCO Development in un progetto pilota pensato per ridurre gli sprechi dei monitor. Questo progetto mira a garantire la tracciabilità, la spedizione e il riciclaggio sicuro dei rifiuti raccolti, mentre un istituto di ricerca (Öko-Institute e. V.) si concentrerà sui rischi ambientali e sociali.
Per potersi attestare quale marchio sostenibile, i team di progettazione e sviluppo del prodotto devono innovare e pensare fuori dagli schemi, per immaginare e creare prodotti che aiutino i consumatori e le aziende ad avere un impatto positivo.

– In che modo la sostenibilità influenza il portafoglio e i processi di progettazione di MMD?

[Risponde Artem Khomenko, Head of Product Development MMD]
La sostenibilità è un fattore chiave per il successo della nostra attività. Ci offre la possibilità di utilizzare le nostre capacità, competenze e relazioni per migliorare il futuro degli individui, della nostra società in generale e dell’ambiente in cui tutti viviamo.
Ora, è comune nel settore IT ed elettronica di consumo avere un ciclo di vita del prodotto Cradle to Grave (C2G): tutti i prodotti, una volta introdotti sul mercato, finiranno per diventare rifiuti.
Il nostro obiettivo finale è rovesciare questo ciclo di vita unidirezionale e trasformarlo in un processo Cradle to Cradle (C2C). In questo momento stiamo introducendo il pensiero circolare e idee sostenibili nella nostra intera strategia aziendale, ottenendo nuovi prodotti con design, caratteristiche e packaging più sostenibili.

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Ad esempio, abbiamo creato un nuovo design della cornice che richiede una quantità di plastica drasticamente inferiore rispetto ai modelli precedenti. Oltre a ciò, ci concentriamo sugli aspetti che rendono il lavoro più conveniente, creando più monitor dotati di tecnologia USB-C, che rende obsoleti molti cavi aggiuntivi e quindi riduce i rifiuti elettronici.
Come parte dei nostri obiettivi ecologici, stiamo definendo una tabella di marcia per convertire tutti gli imballaggi dalla schiuma EPS a cuscini di carta e per ridurre ulteriormente i materiali plastici nei nostri imballaggi, come cavi, sacchetti di plastica e CD-ROM. Per i monitor B2B, stiamo passando interamente a scatole di cartone marroni con stampe più semplici, risparmiando risorse preziose e aprendo la strada a un migliore riciclaggio dei materiali utilizzati.

– Tornando ai prodotti, quali caratteristiche dei monitor Philips aiutano gli utenti a lavorare in modo efficiente e con maggiore sostenibilità?

[Risponde Artem Khomenko, Head of Product Development MMD]
I nostri prodotti sono stati progettati con una particolare attenzione alla sostenibilità. Siamo orgogliosi di essere uno dei primi produttori di display sul mercato con prodotti che hanno ricevuto la certificazione di sostenibilità TCO Certified 9.0. Infatti, con 64 monitor che portano questa dicitura, abbiamo il più grande portafoglio di modelli sul mercato accreditati con TCO Certified 9.0!

Gli esempi più evidenti del nostro impegno sono i nostri monitor “più ecologici” fino ad oggi, il 24” 242B1G e il 27” 272B1G. Questi modelli sono dotati di una nuova tecnologia di retroilluminazione a LED. Grazie a ciò, possono mantenere luminosità e uniformità del colore ottimali consumando significativamente meno energia, riducendo il consumo energetico e prolungando la vita del modello.
Il modello da 24″ consuma solo 8,6 W in modalità Eco e 12,8 W in modalità standard. Con la nuova categorizzazione delle classi di etichetta energetica nell’UE a partire dal 2021, il 242B1G è classificato in classe C: solo un piccolo gruppo di monitor sul mercato è stato in grado di raggiungere questa certificazione.

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Non utilizziamo plastica né sostanze chimiche nocive nel confezionamento dei nostri modelli ecologici e stiamo espandendo sempre più questo pensiero “verde e sostenibile” all’intero portafoglio. Ad esempio, la maggior parte dei modelli business è composta per l’85% da plastica riciclata post-consumo e l’involucro dei nostri monitor è privo di PVC/BFR. Anche il materiale di imballaggio che utilizziamo è riciclabile al 100% e presto passeremo a imballaggi con un solo colore e inchiostro per tutti i modelli B2B, il che ridurrà ulteriormente i costi e consentirà un migliore riciclaggio.

Equipaggiamo molti dei nostri modelli B2B con le funzioni PowerSensor e LightSensor, che utilizzano sensori a infrarossi. Il primo riduce la luminosità quando rileva che nessuno è seduto davanti al display. Analogamente LightSensor permette di aumentare il comfort degli utenti, adattando la luminosità dello schermo in base alla luce ambientale.

Molti monitor nel nostro portafoglio soddisfano molteplici normative, tra cui EnergyStar 8.0, EPEAT, TCO Certified Edge e TUV Eye Comfort e altro ancora. Questi prodotti sono privi di mercurio e conformi a RoHS.
Nella maggior parte dei nostri modelli di business, abbiamo anche un interruttore di alimentazione fisico, quindi il monitor non assorbirà energia dalla rete quando è spento. Infine, integrando nel monitor stesso molte funzionalità essenziali per molte aziende, come webcam, hub USB, switch KVM, ecc., riduciamo ulteriori sprechi, eliminando la necessità di dongle, hub e prodotti simili aggiuntivi.