Il cappotto termico per l’efficienza energetica

Oltre 200 esperti hanno discusso a Milano come il cappotto e incentivi fiscali possano rendere l’edilizia più sostenibile e ridurre le emissioni degli edifici.

cappotto termico

EAE, European Association for External Thermal Insulation Composite Systems, e Cortexa, il Progetto Associativo di riferimento in Italia per il Sistema a Cappotto, hanno accolto a Milano oltre 200 partecipanti da tutta Europa per il settimo EAE ETICS Forum per fare il punto sul Sistema a Cappotto, l’implementazione dell’EPBD (Direttiva sulla Prestazione Energetica nell’Edilizia) e l’edilizia efficiente e sostenibile.

Ralf Pasker, Managing Director di EAE
Nel 2024 il 9,2% degli europei non è riuscito a riscaldare adeguatamente la propria casa, ma in Italia la situazione è migliorata: dal 17% del 2015 siamo scesi all’8,6%, anche grazie agli incentivi per la riqualificazione energetica. Anche senza grandi incentivi, nel 2025 il mercato del Sistema a Cappotto resterà sopra i livelli del 2020, segno di una crescente consapevolezza sulla necessità di ridurre consumi ed emissioni. Gli edifici italiani assorbono oltre il 40% dell’energia nazionale, soprattutto per riscaldamento e raffrescamento, e intervenire sull’involucro è urgente. Il Sistema a Cappotto, con una vita utile superiore ai 50 anni, è una soluzione ormai riconosciuta in tutta Europa, dove il mercato è cresciuto del 16,4% tra 2020 e 2024.

Il messaggio di Cortexa e dei progettisti italiani all’EAE ETICS Forum 2025

Stefano Deri, Presidente di Cortexa
Dalla nostra indagine emerge che il Sistema a Cappotto è ormai riconosciuto come soluzione indispensabile per l’efficienza energetica e per gli obiettivi della EPBD, che richiedono qualità costruttiva, incentivi stabili, formazione e imprese qualificate. I committenti ne apprezzano la capacità di migliorare comfort ed efficienza, e circa il 30% lo sceglie proprio per questo, a condizione che sia un kit progettato e posato correttamente. È però allarmante che i posatori certificati UNI 11716 siano diminuiti del 62% rispetto al 2022. L’edilizia sta affrontando una trasformazione profonda: i nostri edifici consumano più energia di quanto sia sostenibile, con costi elevati, dipendenza energetica e maggiori emissioni. Il Sistema a Cappotto è una delle soluzioni più efficaci e misurabili per ridurre i consumi e generare benefici ambientali, economici e sociali. L’EPBD ci chiede di migliorare rapidamente l’efficienza del costruito: non è solo una norma, ma una responsabilità condivisa. Come settore dobbiamo garantire qualità e trasparenza; come aziende, innovare e formare; come Paese, sostenere famiglie e imprese. Cortexa metterà a disposizione know-how, buone pratiche e formazione perché l’efficienza energetica è un investimento nel futuro e una sfida che possiamo affrontare insieme.

I risultati della 3° indagine del Centro Studi Cortexa su progettisti e sostenibilità, in sintesi

Il Centro Studi Cortexa ha coinvolto oltre 300 progettisti italiani per comprendere visioni, necessità e ostacoli legati alla sostenibilità in edilizia e al ruolo del Sistema a Cappotto, in relazione anche alla nuova Direttiva EPBD. L’indagine si inserisce nel progetto ETICS for -55%, volto a valorizzare il contributo del Sistema a Cappotto nell’efficientamento energetico degli edifici.

1) Committenti e scelte di riqualificazione
  • Gli incentivi fiscali restano determinanti: per circa il 70% dei progettisti, senza incentivi i committenti difficilmente avvieranno interventi di riqualificazione. La mancanza di incentivi influenza ora tutte le aree geografiche, incluso il Nord, dove nel 2025 l’incidenza risulta cresciuta in modo significativo (71,3% nel 2025 e 34% nel 2024)
  • Scarsa conoscenza della Direttiva EPBD: oltre il 60% dei committenti risulta poco informato e più del 30% non la conosce affatto. I committenti sono invece meglio informati sugli incentivi fiscali in vigore nel 2025
  • Intervento più consigliato per la riqualificazione energetica degli edifici: il Sistema a Cappotto è la misura più proposta dai progettisti (circa l’88%), perché alla base del reale risparmio energetico (Energy Efficiency First: rendere prima non disperdente l’involucro e poi intervenire sugli altri aspetti)
  • Motivazione principale dei committenti per la scelta del Sistema a Cappotto: come nel 2024, anche nel 2025 prevale la volontà di migliorare il comfort abitativo, più che il risparmio in bolletta o l’accesso agli incentivi. Questa tendenza è legata anche all’aumento delle temperature e alla necessità di proteggere le abitazioni in estate
  • Quali sono le principali obiezioni del committente in merito al Sistema a Cappotto, secondo il progettista: il costo elevato viene percepito meno come un ostacolo all’adozione rispetto al 2024 (-8%). In merito a questo aspetto, anche secondo i dati ufficiali di ENEA relativi agli interventi incentivati con Ecobonus, la coibentazione dell’involucro dell’edificio è la misura più efficace: garantisce un elevatissimo risparmio energetico al più basso costo per kW/h di energia risparmiata
2) Progettisti, Sistema a Cappotto ed EPBD
  • Conoscenza dell’EPBD: oltre il 65% dei progettisti si ritiene poco informato, o informato in maniera non approfondita, pur riconoscendone l’importanza (88%) per rendere sostenibile l’edilizia italiana
  • Condizioni necessarie all’attuazione della Direttiva EPBD: incentivi fiscali (73%), attività di informazione al pubblico (circa il 50%, +6% sul 2024) e formazione dei progettisti (circa 48%, +10% sul 2024)
  • Principali ostacoli alla diffusione del Sistema a Cappotto e dell’EPBD: mancanza di incentivi a lungo termine (77%) e scarsità di imprese qualificate nella corretta posa del Sistema a Cappotto (45%)
  • Ruolo chiave del Sistema a Cappotto: per oltre l’80% dei progettisti è essenziale per raggiungere gli obiettivi dell’EPBD
  • Importanza della qualità del Sistema a Cappotto: il 71% dei progettisti sottolinea che non è sufficiente un “cappotto” qualsiasi, ma un Sistema a Cappotto certificato (kit unico dotato di ETA e marcatura CE; progettazione e posa qualificate)
  • Protocollo di sostenibilità degli edifici più riconosciuto: CasaClima, indicato dal 70% dei progettisti. Tale protocollo garantisce non solo scelta e progettazione corretta del Sistema a Cappotto, ma anche la verifica della posa
  • Fattori che spingerebbero il progettista a prescrivere ancora di più il Sistema a Cappotto: disponibilità di una lista di imprese esperte e certificate per la posa del Sistema a Cappotto (51%); maggiore supporto formativo (41%) e chiarezza, nell’ambito degli incentivi fiscali, sulle soluzioni che consentono di ottenere un risparmio certo (55%), per evitare l’uso di materiali non isolanti presentati come alternative “miracolose”
  • Significato del concetto di sostenibilità in edilizia dei committenti, secondo i progettisti: per l’88% significa riduzione dei consumi, indicata come tema chiave più importante delle rinnovabili, in calo (52%, -6% rispetto al 2024). Si consolida l’idea che prima si debbano ridurre gli sprechi dell’involucro, per poi investire in altre tecnologie