Mobility 2030 di Indra, progetto per mobilità smart e sostenibile

L’IoT, il deep learning e i big data renderanno possibile rilevare la guida anomala, prevedere il traffico, pagare i pedaggi, pianificare percorsi.

Mobility 2030 di Indra

Indra, azienda di tecnologia e consulenza, sta guidando il progetto spagnolo Mobility 2030, che mira a rendere una realtà la mobilità intelligente, automatizzata e sostenibile superando gli attuali limiti tecnologici per la diffusione massiccia di veicoli elettrici, connessi e autonomi sulle strade, e facilitando la loro integrazione nel nuovo paradigma di mobilità come servizio.

Mobility 2030, il progetto

Il progetto, con un budget di 9 milioni di euro e una durata di tre anni, permetterà di progredire nella realizzazione di una mobilità sostenibile per il futuro, che sarà più sicura e più rispettosa dell’utente e dell’ambiente attraverso lo sviluppo di nuovi sistemi di bordo dei veicoli, tecnologie infrastrutturali e sistemi di regolazione, analisi, funzionamento e controllo del traffico, con una visione a 360°.

In questo modo, contribuirà al raggiungimento degli obiettivi della mobilità sostenibile per il 2030, sia in Spagna sia a livello internazionale, come quelli inclusi negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Infatti, tra gli indicatori quantitativi che misureranno il successo del progetto, sono stati fissati obiettivi specifici, come la riduzione dei tempi di viaggio del 15% o il miglioramento dell’efficienza dei veicoli dell’8%, e le prestazioni di altri sei parametri relativi alla mobilità grazie alla tecnologia all’avanguardia sviluppata in ciascuno dei sei scenari di validazione e valutazione.

Inoltre, grazie all’uso di tecnologie digitali avanzate, come l’IoT, i sistemi di trasporto cooperativi (C-ITS), l’intelligenza artificiale, il deep learning e i big data, è possibile sviluppare soluzioni innovative per rilevare qualsiasi comportamento anomalo in un veicolo autonomo, facilitare il parcheggio autonomo, prevedere le condizioni del traffico, abilitare nuovi metodi di pagamento del pedaggio con tecnologia intelligente e migliorare la gestione dell’autonomia, la ricarica induttiva/wireless e la pianificazione intelligente di flotte e percorsi di veicoli elettrici.

Progetto allineato con gli OSS delle Nazioni Unite

Il progetto, con un budget di 9 milioni di euro e una durata di tre anni, è finanziato dalla prima call del programma Center for the Development of Industrial Technology (CDTI) Science and Innovation Missions, destinato a sostenere intense iniziative strategiche di settore per l’innovazione aziendale in ricerca & sviluppo, con grande rilevanza per le sfide future della Spagna, e in linea con alcuni obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, come la mobilità sostenibile e intelligente.

Indra coordinerà il lavoro delle sette aziende che compongono il consorzio del progetto che, oltre a Indra stessa (Sacyr, Iberdrola, Ficosa, Wall Box Chargers e Disid Corporation), così come i dieci centri di ricerca e università partecipanti che provengono da tutta la Spagna.

La piattaforma In-Mova Space

Indra distribuirà anche la sua piattaforma In-Mova Space per l’integrazione e lo sfruttamento di tutti i dati di trasporto generati nel progetto Mobility 2030. In-Mova Space promuove una mobilità più sostenibile e collaborativa, e facilita lo sviluppo di nuovi modelli di business nel campo della mobilità intelligente.

Tra le linee di ricerca in cui Indra parteciperà ci sono la Intelligent Traffic Technology (ITS) che permetterà il funzionamento sicuro dei veicoli connessi accanto a quelli non connessi, così come i Cooperative intelligent transport systems (C-ITS) che facilitano la comunicazione con i veicoli connessi e autonomi. I sistemi C-ITS faciliteranno la gestione delle infrastrutture e la distribuzione dei veicoli con un livello 4 avanzato di automazione. Indra svilupperà anche nuovi sistemi di previsione del traffico, basati su tecniche di deep learning, includendo l’auto connessa stessa come fonte di informazioni aggiuntive.

Inoltre, l’azienda utilizzerà l’intelligenza artificiale e sistemi LIDAR avanzati per la localizzazione dei veicoli nei sistemi di controllo degli accessi, per sviluppare soluzioni per monitorare la guida dei veicoli connessi e autonomi, per rilevare e avvisare la rete di veicoli e il centro di controllo di qualsiasi comportamento insolito o inaspettato derivante da hack o malfunzionamenti. In questo modo, la guida autonoma dell’intera rete sarà arricchita e sarà possibile prevenire scenari di rischio per la sicurezza stradale dal centro di controllo.

Mobility as a Service e pedaggi intelligenti per ridurre le emissioni di CO2

Le tecnologie sviluppate nell’ambito del progetto permetteranno lo sviluppo di sistemi avanzati di qualificazione del traffico e di pedaggio per veicoli connessi e convenzionali, che prenderanno in considerazione le diverse caratteristiche di mobilità e consentiranno un modello di tariffazione per promuovere l’uso di veicoli meno inquinanti.

Attraverso l’uso di tecnologie avanzate, come le telecamere 3D per il rilevamento accurato della geometria del veicolo, la connettività del veicolo con l’infrastruttura per il rilevamento del numero di passeggeri, le emissioni, la distanza di viaggio e molto altro, il progetto aiuterà a spostare in avanti l’attuazione di un modello di tariffazione orientato al veicolo e ai passeggeri stessi. L’obiettivo è quello di essere in grado di integrare questo costo nella mobilità dei passeggeri in città, in modo che i veicoli connessi e autonomi possano essere considerati come un altro elemento del prossimo paradigma Mobility as a Service (MaaS).