Canada, come trasformare in idrogeno l’energia prodotta da eolico e FV

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Calgary, in Canada, ha messo a punto una strategia low cost per trasformare in idrogeno l’energia elettrica prodotta da eolico e fotovoltaico.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Science“, magazine scientifico pubblicato dall’American Association for the Advancement of Science.
Nelle specifico, il team di scienziati è stato in grado di sviluppare un tipo di catalizzatore chimico a basso costo che può accelerare la ripartizione di acqua per produrre idrogeno, il quale rappresenta l’energia immagazzinata che viene convertita in elettricità in caso di necessità.
Curtis Berlinguette, co-autore della ricerca, nonché direttore del Center for Advanced Solar Materials dell’Università, ha così dichiarato: “In sostanza, stiamo usando l’idrogeno come meccanismo di immagazzinamento per l’elettricità”.
Qualora venisse prodotto su scala commerciale, tale nuovo catalizzatore rappresenterebbe un modo per catturare l’energia in eccesso da pannelli solari e dalle turbine eoliche.
“Questo ci rende molto meno dipendenti dai combustibili che emettono carbonio, perché possiamo basare le nostre case quasi interamente sulle energie rinnovabili“, ha affermato il chimico Simon Trudel, membro del team di Calgary.
Questi tipi di catalizzatori sono realizzati tipicamente con metalli quali iridio e rubidio che notoriamente hanno prezzi proibitivi. Proprio per questo motivo, i ricercatori hanno realizzato un sistema in grado di sostituire i metalli costosi con l’ossido di ferro, così da ottenere un elettrolizzatore efficace applicabile alle superfici.
Il catalizzatore, non solo è certamente più economico, ma non è tossico e lavora in condizioni che lo rendono adatto a un suo utilizzo domestico.
La produzione di idrogeno deve essere associata a una cella a combustibile in grado di trasformare nuovamente l’energia in elettricità: per questo motivo è possibile che si verifichi una perdita di efficienza durante le fasi del ciclo.
Berlinguette ha poi così precisato: “La scoperta del nostro studio rivela la capacità di realizzare una pellicola-catalizzatore con una distribuzione uniforme di più metalli. Si tratta di una tecnica che utilizza la luce per decomporre i precursori rispettosi dell’ambiente presenti nell’aria nelle nostre pellicole catalitiche. Il processo è scalabile e si traduce in quasi ogni metallo della tavola periodica”.